Categorie: Personale

Docenti coi bimbi piccoli assunti lontano, in congedo parentale al 30%: Ministra salvaci tu

La mancate assegnazioni provvisorie stanno provocando una reazione indignata e un’ondata di ricorsi da parte dei tanti neo-assunti che si sentono presi in giro.

A sentirsi addosso questo stato d’animo sono decine di migliaia di docenti, quasi tutti delle regioni meridionali e delle isole maggiori.

Quelli della Sardegna sono tra i più agguerriti. Il 25 settembre, avevano preparato la consegna di una lettera alla ministra dell’istruzione Valeria Fedeli, ma all’ultimo momento la rappresentante del governo Gentiloni, che avrebbe dovuto partecipare a Cagliari a una tavola rotonda organizzata da Forza Europa, non è riuscita ad arrivare.

Due insegnanti, in particolare, Anna Masala e Silvia Atzeni, hanno allora deciso di consegnare il documento a Benedetto Della Vedova, sottosegretario degli Esteri, anch’egli presente al convegno. Il quale ha promesso: “Farò avere il documento al ministro”.

La lettera è stata consegnata anche al sindaco di Cagliari Massimo Zedda e al direttore dell’Ufficio scolastico regionale Francesco Feliziani.

La missiva riguarda il caso di un centinaio di docenti sardi, costretti a rimanere nel “Continente” chissà ancora per quanti anni: le due insegnanti sono state destinate a Ostia e Civitavecchia ma, entrambe con bambini piccoli, non hanno raggiunto la scuola. Hanno chiesto un congedo parentale: il loro stipendio quest’anno si fermerà al 30%.

 

{loadposition carta-docente}

 

“Noi dipendenti del Ministero, oggi 25 settembre, siamo a casa nell’impossibilità di mettere le nostre competenze al servizio dei ragazzi/e. E’ ingiusto”.

“Consapevoli del fatto che la priorità di ricoprire cattedre di sostegno spetti a docenti in possesso dell’abilitazione al sostegno; ma anche del fatto che i posti disponibili siano nettamente superiori agli abilitati chiediamo di poter essere utilizzati nel sostegno nella nostra provincia di residenza al pari dei colleghi precari non abilitati, impegnandoci a frequentare un corso abilitante che sia tempestivamente organizzato”.

Poi, indicano la soluzione, che per loro è anche “possibile e doverosa. Nell’interesse dei ragazzi e ragazze. Nel rispetto della nostra dignità umana. Crediamo nella scuola e cerchiamo un dialogo costruttivo con le Istituzioni che garantisca un’organizzazione efficace e impedisca lo spreco di risorse”, hanno precisato.

“Questo è solo un punto di partenza – ha sottolineato Masala – insisteremo”. Intanto hanno già presentato ricorso al Tar: “Assurdo che le risposte debbano passare attraverso i tribunali”.

{loadposition facebook}

Alessandro Giuliani

Articoli recenti

Concorso DSGA, come compilare la domanda passo dopo passo – VIDEO TUTORIAL

Da lunedì 16 dicembre 2024, alle ore 12:00, fino alle 23:59 di mercoledì 15 gennaio…

19/12/2024

Decreto Pnrr, via libera al Senato: eliminato obbligo di confluenza del liceo Economico Sociale nel liceo Made in Italy

L’Aula del Senato, con 85 favorevoli, 2 contrari e 56 astenuti ha approvato ieri, 18 dicembre,…

19/12/2024

Tony Effe censurato, Gramellini: prima Schlein balla “Sesso e Samba”, poi il Pd si accorge che i suoi testi sono violenti

Si continua a parlare dell'esclusione del cantante Tony Effe dal concerto di Capodanno di Roma,…

19/12/2024

Compiti per le vacanze sì o no? Partecipa al SONDAGGIO

Ogni anno, a dicembre, torna il dibattito sui compiti per le vacanze natalizie. Dare o…

19/12/2024

Manovra 2025, via libera corsi sull’educazione affettiva a scuola: fondo da mezzo milione

La Manovra 2025, dopo l'esame in commissione alla Camera, riporta molte novità che arricchiscono il…

19/12/2024

Iscrizioni alla secondaria superiore. Saranno scelte consapevoli soli 13 anni? In un liceo, un biennio comune prima di scegliere

È tempo di orientamento e di open day, i licei si rifanno il trucco per…

19/12/2024