Secondo Il Messaggero si starebbe espandendo tra i giovanissimi una nuova sfida social, che consisterebbe nel colpire i propri insegnanti con il proprio zaino e riprendere il tutto con il proprio smartphone in modo da pubblicare il video sui social.
Il gioco di pessimo gusto starebbe andando molto di moda in una scuola di Latina, finora l’unica, dove sono stati registrati più casi simili. Sono stati cinque gli insegnanti coinvolti. A quanto pare esisterebbe addirittura un profilo Instagram dedicato a questi scherzi. Al momento sono in corso gli accertamenti per chiarire cosa starebbe succedendo; si rischia l’emulazione da parte di studenti di altre scuole o addirittura di altre città.
Una delle docenti sarebbe stata colpita con più violenza, venendo letteralmente travolta dallo zaino, accasciandosi a terra dopo l’urto. Uno studente avrebbe indossato lo zaino su una sola spalla fingendo di andare addosso all’insegnante in maniera del tutto accidentale. Quest’ultima sarebbe già stata presa di mira dai ragazzi in passato, e starebbe valutando se presentare una denuncia così come la sua collega, Maria Cristina Finatti, la docente colpita con una pistola ad aria compressa.
L’insegnante in questione sarebbe una supplente in attesa di stabilizzazione. Proprio la sua posizione instabile sarebbe stata in qualche modo un’attenuante per i ragazzi, che l’avrebbero addirittura minacciata dicendo che, in sostanza, un’eventuale denuncia avrebbe danneggiato anche lei.
I responsabili dei gesti violenti sarebbero molti sedicenni, iscritti ad una classe terza, che attualmente sono in fase di identificazione. Nel frattempo è stato informato il dirigente della scuola, che potrebbe prendere dei provvedimenti in autonomia e valutare eventuali sanzioni.
Del caso si sta occupando anche la Garante dell’infanzia e dell’adolescenza della Regione Lazio, Monica Sansoni, che intende approfondire: “E’ importante denunciare episodi di cyberbullismo, le vittime possono essere dei ragazzi ma anche degli insegnanti. In ogni caso ci sono gli strumenti per essere tutelati e anche le famiglie devono comprendere che non si tratta di ragazzate, come spesso sento dire, ma di reati gravi e spesso sottovalutati”. Ricordiamo che solo qualche settimana fa, poco prima delle vacanze di Natale, il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha inviato alle scuole una circolare che ribadisce il divieto di cellulari in classe: cosa è cambiato? L’uso degli smartphone in classe è davvero diminuito?
Si avvicina il terzo appuntamento dell’anno di educazione civica che La Tecnica della Scuola dedica agli istituti scolastici (classi dalla terza media al quinto anno delle superiori): Giornata mondiale contro il bullismo e il cyberbullismo, consigli pratici su come contrastare un fenomeno in crescita.
Il prossimo 7 febbraio dalle ore 10:30 alle 12:00, in occasione della Giornata mondiale contro il bullismo e il cyberbullismo, ci confronteremo insieme sui temi dei diritti, della dignità sociale, dell’uguaglianza, del contrasto ad ogni forma di denigrazione e privazione e della sicurezza in rete, alla luce degli articoli della nostra Costituzione, 2, 3, 9, 15, 28, 30, 33, 34, 38.
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