Scoppia il caso dei docenti universitari con il doppio lavoro. Si tratta di quei prof che lavorano a tempo pieno presso le strutture accademiche, ma non rinunciano all’attività privata.
Così come segnala Il Corriere della Sera, sono 411 i docenti finiti sotto inchiesta in tutta Italia.
Dopo le condanne già emesse dai giudici contabili, si è deciso di effettuare controlli a tappeto nei principali atenei proprio per verificare il rispetto di quella legge che impone a chi sceglie il lavoro a tempo pieno di garantire un impegno di 350 ore e quindi il divieto a svolgere ulteriori attività e di accettare incarichi presso la pubblica amministrazione.
Il record del doppio lavoro spetta alla Lombardia con 60 casi, seguita da Campania con 49 e Lazio con 38. I controlli riguardano anche altre zone d’Italia con 35 casi in Sicilia, 31 in Emilia, 30 in Toscana fino agli 8 dell’Umbria e della Basilicata, i 6 del Trentino e i 5 del Friuli.
Mentre sono in corso gli accertamenti sui primi 411 professionisti, la Finanza sta già pianificando i prossimi obiettivi proprio tenendo conto di quanto è stato già scoperto a livello territoriale.
Nel mirino diversi professionisti, dagli avvocati ai commercialisti passando per gli ingegneri. La sensazione è che siamo solo all’inizio.