Il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti insiste sull’importanza di introdurre il maestro di educazione motoria anche nella scuola primaria: lo ha fatto anche il 31 ottobre, nel corso della sua replica al question time alla Camera formulato dal deputato Catello Vitiello, del Gruppo misto.
Il titolare del Miur ha assicurato la necessità, da parte della scuola primaria di avere un insegnante di motoria specializzato ed in pianta stabile, “e si sta provando ad andare in questa direzione”.
Come per altre assunzioni, anche in questo caso sarà fondamentale, oltre all’approvazione del percorso legislativo che introduce la figura del docente specializzato alla primaria – sia attraverso appositi ddl sia con la stessa manovra di fine anno – anche il consenso del Mef per lo stanziamento delle risorse utili.
Più di qualcuno ha fatto osservare che l’attenzione per la motoria nel primo ciclo potrebbe essere ricondotta anche al fatto che lo stesso Marco Bussetti ha iniziato la sua attività a scuola proprio come insegnante di educazione fisica, dopo avere anche pratica pallacanestro.
L’apertura ufficiale per il maestro di educazione fisica anche per gli alunni tra i sei e gli undici anni, era giunta qualche giorno fa: il 13 ottobre attraverso il suo profilo Facebook, in occasione delle visita dello stesso Bussetti a Trento, per la prima edizione del Festival dello Sport.
“Sono stato invitato – ha scritto – per parlare di come la scuola possa formare i nostri giovani sul piano individuale e collettivo. Ne parlo, prima che da Ministro, da ex sportivo e insegnante laureato in scienze motorie”.
“L’attività sportiva insegna la disciplina, il controllo del corpo, il rispetto delle regole e delle autorità, il senso di responsabilità e la capacità di fare squadra – tutti elementi che concorrono alla formazione di un cittadino consapevole. Ne sono convinto”.
“Ho avuto modo di dirlo in altre occasioni e lo ripeterò anche qui oggi: l’obiettivo del Ministero – ha aggiunto il ministro – è inserire insegnanti specializzati nella primaria, ossia dei veri maestri di educazione fisica, e consentire alle scuole, il pomeriggio e durante le vacanze, di diventare centri sportivi scolastici. Serviranno 12 mila nuovi docenti e un concorso ad hoc. Occorre inoltre continuare a sostenere il percorso degli studenti-atleti, un valore per la società: per questo ho voluto personalmente rinnovare e potenziare la sperimentazione in atto con il CONI”.
“Abbiamo il dovere di ridare allo sport la giusta dimensione nell’ambito della formazione dell’individuo: per chi ha a cuore la formazione umana dei nostri ragazzi, questa è una delle prossime sfida”, ha concluso Bussetti.
Il progetto, ricordiamo, dovrebbe prevedere l’attività fisica alla scuola primaria in ore aggiuntive alle attuali, quindi principalmente il pomeriggio.
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