Ieri, 12 giugno, la Commissione Cultura della Camera ha svolto l’audizione del Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, nell’ambito dell’esame del decreto 71/2024, recante disposizioni urgenti in materia di sport, di sostegno didattico agli alunni con disabilità, per il regolare avvio dell’anno scolastico 2024/2025 e in materia di università e ricerca.
Oggi, giovedì 13, alle ore 14, sullo stesso argomento si svolge l’audizione del Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, che dovrà entrare nel merito degli articoli che riguardano la scuola.
Si tratta del decreto scuola del 31 maggio scorso che abbiamo già avuto modo di illustrare, che sta iniziando in questi giorni l’iter parlamentare per la conversione in legge.
Gli articoli che riguardano la scuola, come ha illustrato Valditara in una conferenza stampa, hanno a che fare con la specializzazione dei docenti di sostegno presso Indire, la conferma di questi docenti da parte delle famiglie per garantire la continuità scolastica, le abilitazioni all’estero, la formazione per insegnare a studenti stranieri e la valutazione dei dirigenti scolastici.
Ecco le parole di Valditara in audizione alla Camera: “Voglio condividere con voi le ragioni che hanno portato a questo provvedimento, per una vera uguaglianza di tutti gli studenti. Il decreto contiene vari interventi: il suo nucleo caratterizzante è il supporto agli studenti più fragili per una effettiva inclusione, sia con disabilità che stranieri con deficit linguistici”.
“L’intervento è improntato sul fare, per una scuola che sia al servizio di ogni studente senza differenze. Dobbiamo intervenire con soluzioni di sistema, iniziando dalla qualificazione dei docenti di sostegno e di italiano per stranieri. Le misure sono volte a questo”.
“Con più misure intendiamo tutelare e rendere effettivo il diritto allo studio degli studenti con disabilità. Il sistema deve incrementare i docenti di sostegno. Dobbiamo partire dai dati, che dimostrano che il settore del sostegno fatica ad assicurare la copertura del fabbisogno di docenti specializzati sul sostegno. A volte si ricorre a supplenti privi di specializzazione. Ci sono 85mila docenti che ne sono privi”.
“Oltre 136mila alunni con disabilità non sono seguiti da docenti specializzati. La carenza di organico di ruolo sul sostegno è grave al Nord, per un disallineamento tra fabbisogno di docenti specializzati e offerta formativa universitaria. Nell’ultimo ciclo del TFA ha raggiunto il numero massimo mai ottenuto nei partecipanti, ma concentrati al Sud”.
“Il sistema universitario non fornisce la formazione che la scuola necessita. Al Nord c’è sbilanciamento tra domanda e offerta di docenti, c’è carenza di candidati. Per non bruciarli, siamo intervenuti per reimpiegare le facoltà assunzionali a beneficio delle nomine da Gps. Ci è parsa non più eludibile la necessità di intervenire per prevenire alla radice la disfunzione patologica delle specializzazioni”.
“Per questo siamo intervenuti per sostenere le aspirazioni dei docenti precari di sostegno con nuovi percorsi a loro rivolti. Abbiamo affrontato la carenza di docenti specializzati introducendo in aggiunta (non in sostituzione) all’offerta formativa delle Università una nuova, in capo a Indire e rivolta specificamente ai precari”.
“L’intervento si rivolge ai docenti che non sono stati intercettati dalle Università, a chi da anni svolge servizio sul sostegno ancorché privi di specializzazione. I nuovi percorsi avranno contenuti mirati e differenziati rispetto ai corsi universitari di specializzazione. Saranno percorsi innovativi incentrati sulle reali esigenze formative, di qualità. Nella definizione dei contenuti dei nuovi percorsi saranno pienamente coinvolte le associazioni rappresentative delle persone con disabilità e il mondo accademico”.
“Abbiamo bisogno della preparazione e della sensibilità di questi enti per individuare ulteriori esigenze. Tutti i docenti che avranno la specializzazione presso Indire potranno usarla per iscriversi nelle Gps I fascia e per partecipare ai concorsi. Con questa misura c’è finalmente una possibilità concreta per 85mila docenti impossibilitati a conseguire la specializzazione. Per noi il valore della continuità didattica è fondamentale”.
“Affrontiamo anche il problema delle specializzazioni all’estero, distinguendo tra atenei seri e quelli non qualificati. Escludiamo subito questi ultimi. Gli altri potranno accedere a percorsi di specializzazione ad hoc sempre erogati da Indire. Non è una sanatoria come qualcuno ha voluto affermare. Verranno acquisite nuove competenze, con un esame conclusivo. Il Mur deve dare il parere per il riconoscimento dei titoli esteri. Ribadisco che i docenti con specializzazione all’estero hanno diritto ad una corretta valutazione del loro percorso che può richiedere al massimo l’integrazione di ulteriori contenuti formativi”.
“Noi faremo questo. Saranno individuati insieme al Mur. Così otteniamo una qualificazione dei docenti che sono chiamati nelle supplenze di sostegno. L’Europa ci impone di garantire la circolazione dei titoli esteri. Ci sarà un filtro dei titoli ammissibili”.
“Un’ altra disposizione prevede la conferma dei docenti di sostegno da parte delle famiglie, sempre se questo sia disponibile e se c’è l’okay del dirigente scolastico. Vogliamo un rapporto virtuoso che mette al centro lo studente. La continuità didattica ha un valore imprescindibile da tutelare con tutti gli strumenti possibili”.
“Un’altra misura riguarda gli studenti stranieri in difficoltà per deficit linguistici. Abbiamo previsto che da settembre le scuole debbano organizzare corsi aggiuntivi di potenziamento con fondi ad hoc. Ci sarà l’obbligo di organizzare corsi di potenziamento di italiano per stranieri. A partire dal 2025/2026 partiremo con la formazione e il reclutamento dei docenti specializzati nell’insegnamento della lingua italiana per stranieri. Ci saranno docenti adeguatamente formati su questo”.
“I dirigenti scolastici saranno valutati in base al merito. Le modalità e i contenuti saranno definiti con il coinvolgimento dei sindacati. Mobilità dei dirigenti scolastici, siamo intervenuti anche su questo. Abbiamo previsto una norma transitoria, prevediamo di innalzare la percentuale dei posti disponibili”.
“Siamo intervenuti per evitare i licenziamenti di alcuni docenti, i 200 docenti che hanno partecipato al concorso del 2020 e dei 400 docenti che hanno partecipato e hanno vinto al concorso del 2016. Si tratta di docenti preparati e qualificati che hanno prestato servizio a scuola”.
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