Vi scrivo per evidenziare una situazione drammatica che da tempo mi affligge, in quanto docente di sostegno.
Nell’istituto in cui opero giungono puntualmente vari rappresentanti di case editrici che rincorrono numerosi docenti curriculari e che recapitano loro valanghe di volumi, mentre per noi insegnanti di sostegno non è mai disponibile alcun libro di testo.
Sembra quasi che non esistiamo. Per non parlare poi di alcuni colleghi disciplinari che ci riservano un trattamento di netta “inferiorità”, permettendosi poi di umiliarci anche di fronte agli alunni.
Mi sono abilitata dopo innumerevoli sacrifici e vedo il mio ruolo declassato rispetto a diversi colleghi non-abilitati.
Mi chiedo perché debba accadere tutto questo a persone che si impegnano al massimo al fine di favorire l’inserimento di molti alunni e di potenziarne al massimo le risorse euristiche.
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