Home I lettori ci scrivono Docenti di sostegno: riformare la tabella dei titoli per garantire parità

Docenti di sostegno: riformare la tabella dei titoli per garantire parità

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Mi chiamo Marco e sono un docente di sostegno specializzato attraverso l’VIII ciclo di specializzazione (TFA). Oltre a questo, sono un docente diplomato, con classi di concorso principalmente nell’ambito tecnico-pratico. Ho potuto accedere al corso di specializzazione sul sostegno grazie a una delle mie classi di concorso della tabella B. Nonostante l’impegno e i sacrifici investiti nella mia carriera di insegnante, attualmente sto affrontando alcune difficoltà riguardanti l’abilitazione delle mie classi di concorso.

Con l’attuale tabella dei titoli di riferimento, i docenti diplomati si trovano a essere valutati in modo differente rispetto ai colleghi laureati. Questo avviene nonostante abbiamo seguito lo stesso percorso formativo per il sostegno, affrontando prove di accesso identiche e criteri di valutazione comuni, oltre a un corso di 8-9 mesi, comprensivo di tirocinio a scuola.

In particolare, per le classi di concorso della tabella B, il punteggio massimo attribuibile per l’abilitazione è di 12 punti, basato sulla valutazione finale. Invece, per le classi di concorso della tabella A, i punteggi possono arrivare fino a 36 punti, includendo 12 punti per la valutazione finale e 24 punti aggiuntivi. Attualmente, però, ai docenti diplomati non è concessa la possibilità di aggiungere questi 24 punti nelle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS) di prima fascia per il sostegno (ADSS), poiché tale graduatoria ha caratteristiche diverse rispetto a quella delle classi di concorso. In queste GPS concorrono sia docenti diplomati che laureati, e questa differenza nei punteggi potrebbe creare uno squilibrio significativo.

Credo fermamente che non debba esserci una distinzione perché tutti siamo docenti e professionisti impegnati nell’educazione e, in quanto tali, dovremmo avere lo stesso trattamento.

Per questo motivo, confido che il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) possa rivedere la tabella dei titoli per evitare qualsiasi disparità tra i docenti.

In aggiunta, penso sia fondamentale attivare le abilitazioni per tutte le classi di concorso, dando così a ciascun docente la possibilità di abilitarsi nella propria disciplina, con un conseguente riconoscimento del titolo culturale anche nelle graduatorie per il sostegno.

Lettera firmata