Oltre la metà degli alunni con disabilità cambia docente di sostegno ogni anno. E due docenti su tre che fanno didattica speciale non sono confermati sullo stesso posto più di 12 mesi. È un andamento davvero troppo frequente, che ha più motivazioni alla base. Una di queste è il cambio di sede involontario del docente. Adesso, il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, starebbe escogitando una “mossa” legislativa senza precedenti: parlando ad Rtl 102,5, dopo avere affrontato diversi temi, il numero del Mim ha ricordato che lo scorso settembre il dicastero di Viale Trastevere ha “assunto oltre 13 mila insegnanti di sostegno già formati” introducendo “una novità: chi è assunto in ruolo deve rimanere in quella cattedra almeno tre anni”.
La norma, a dire il vero, vale anche per i docenti curricolari. Ma il responsabile dell’Istruzione nazionale intende andare oltre, facendosi paladino di “una norma che deve essere approvata”, la quale, dice egli stesso, “prevede che se i genitori sono soddisfatti di come il docente di sostegno si è rapportato con l’alunno, il professore può rimanere accanto a quello studente per più tempo” e questo, sottolinea Valditara, “è importante per garantire la continuità didattica”.
Sempre parlando di disabilità a scuola, il Ministro ha aggiunto che nell’ultimo anno e mezzo “abbiamo anche indirizzato una parte importante delle risorse Pnrr per abbattere le barriere architettoniche nelle scuole. Le università devono garantire più formazione sul sostegno su questo è in atto una interlocuzione con i rettori perchè mettano a disposizione più posti per preparare al sostegno”, ha chiosato sull’argomento il titolare del Mim.
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