Proprio ora che c’è più bisogno di tecnici con la dad, noi pochi docenti di tecnologia inascoltati di Marche, Lazio, Umbria, Abruzzo e Sardegna veniamo tolti dalle graduatorie di concorso 2018 superato con ottimi voti, lasciando cattedre vacanti.
È UN’INGIUSTIZIA!
È UN’INGIUSTIZIA!
Chi scrive è un piccolo gruppo di docenti che hanno faticato e fatto sacrifici per prendere due abilitazioni tra cui TECNOLOGIA e/o la specializzazione.
Nel 2018 ci siamo iscritti al concorso D.D.G. 85/2018 per entrambe le classi di concorso. Quello di Tecnologia, svoltosi nel Lazio, è partito con estremo ritardo nonostante i nostri continui solleciti e si è concluso con la pubblicazione della graduatoria definitiva solamente qualche settimana fa, esattamente l’8/07/2020.
Nel frattempo, a febbraio 2019 siamo stati convocati dai rispettivi USR sul ruolo dell’altra disciplina per la scelta d’ambito e ad agosto 2019 da ciascun Ufficio Provinciale per la sede della Scuola. In tali occasioni, conoscendo il decreto legislativo 13 aprile 2017 N.59, nel dettaglio l’art. 13 com.3, abbiamo chiesto informazioni su come gestire il grande ritardo di tecnologia, perché eravamo interessati a scegliere tale disciplina e non quella che ci veniva proposta al momento, eravamo anche disposti ad aspettare e a rifiutare il ruolo proposto.
Ci è stato garantito dai Pubblici Ufficiali Presenti, Direttori generali USR e Provveditori, davanti a testimoni e avvocati, che per tale classe di concorso A060 sarebbe stata fatta un’eccezione, visto che la causa del ritardo e del disallineamento tempistico era a carico del MIUR, non nostra, e che non saremmo poi stati cancellati da tale graduatoria visto che non era neanche in essere nel momento dell’accettazione dell’altro ruolo.
Avremmo così comunque poi potuto scegliere di passare a TECNOLOGIA, come di diritto.
Ci è stato inoltre detto dai medesimi che intanto dovevamo fare e concludere l’anno di prova perché, essendo su stesso ordine di scuola, la validità sarebbe stata riconosciuta a tutti gli effetti.
In nome di tali affermazioni ufficiali date dagli esponenti della P.A. e della situazione di ritardo dipendente dal MIUR e a nostro discapito, abbiamo scelto di accettare il ruolo proposto su altra c.d.c., pur facendo presenti le nostre rimostranze e lasciando i nostri nominativi.
Solo a fine settembre 2019 si sono conclusi gli orali di tecnologia, che ci hanno visti costretti a spostarci e a pernottare a Tivoli, anche con ingenti esborsi dovuti, in alcuni casi, anche al viaggio aereo (vedi Sardegna).
Tra l’ultima settimana di giugno e la prima di luglio 2020 abbiamo sostenuto la discussione dell’anno di prova per altra c.d.c., proprio come c’era stato detto di fare.
Dopo pochi giorni, all’uscita della graduatoria di tecnologia (8/07/2020), siamo andati a parlare coi rispettivi uffici Provinciali che per tutta risposta ci hanno detto che, pur comprendendo la situazione assurda creatasi per la classe di concorso A060 Lazio e co., e nonostante quanto precedentemente affermato, a loro dispiaceva e ci comprendevano, ma che a breve ci avrebbero depennati dalla graduatoria di tecnologia di merito da concorso, perché avevamo superato l’anno di prova per altra c.d.c.
Ci è stato aggiunto che ci dobbiamo accontentare senza poter scegliere!
Ovviamente è comprensibile che tutta la situazione sia illogica e il dolo a nostro carico sia grande!
Le cattedre di Tecnologia vacanti nelle nostre regioni sono numericamente superiori ai concorsisti, le gae e le graduatorie 2016 sono esaurite, quindi il posto di ruolo ci sarebbe per tutti senza alcun problema, ma, venendo tolti da tale convocazione, considerando i 5 anni di blocco sul ruolo per altra c.d.c. che ci sono stati imposti e i nuovi concorsi straordinari e ordinari che ci saranno, per quando potremmo fare il trasferimento su materia non ci rimarrà più alcun posto, e di conseguenza non potremo mai più insegnare la nostra materia desiderara tecnologia.
Se solo fossimo stati avvisati qualche settimana prima, visto che lo sapevano già e i nostri pochissimi nomi (circa 15 per tutte e 5 le regioni) li avevamo fatti segnare all’ufficio provinciale, avremmo rimandato l’anno di prova, ma non ci è stata concessa neanche questa libertà di scelta!
Causa dell’immenso ritardo di tale concorso da parte del MIUR e di informazioni sbagliate dichiarate da Pubblici Ufficiali ci viene tolta la possibilità di scegliere di poter lavorare sulla disciplina a noi più affine. Per l’ennesima volta si fa un’insulto alla meritocrazia, chi ha più competenze, titoli e punteggio viene penalizzato e gli viene leso qualsiasi diritto di scelta!
Aggiungo che, avvalendosi delle nostre competenze tecniche, i Dirigenti Scolastici ci hanno chiesto in questo delicato periodo di d.a.d., di prenderci a carico la gestione di tutta la parte tecnica e la formazione dei nostri colleghi e immediatamente non ci siamo tirati indietro, lavorando sodo e prendendoci a carico interi Istituti.
Chiediamo pertanto che ci vengano riconosciuti i nostri diritti di essere convocati per il ruolo che ci spetta di tecnologia, anche nell’eventualità di dover risostenere l’anno di prova, di non essere lasciati soli in questa ingiustizia, di non farci questo grande torto, proprio come noi non abbiamo abbandonato i nostri cari alunni e le nostre grandi responsabilità verso i nostri Istituti in tutti questi anni di servizio.
Barbara Seppia