I docenti disabili avrebbero necessità di un assistente che lo supporti nelle varie attività che gli competono durante il servizio svolto a scuola. A tal proposito, il partito democratico ha l’obiettivo di presentare una proposta di legge a prima firma Debora Serracchiani e sottoscritta anche dai deputati Lisa Noja, Marco Lacarra, Romina Mura e Paolo Siani, per riconoscere appunto la figura di supporto all’insegnante con disabilità.
Disabili: non ci sono solo gli alunni
“Riconoscere la figura dell’assistente di supporto all’insegnamento e un contributo economico al docente disabile destinato a retribuire l’attività di supporto all’insegnante svolta dall’assistente”, spiegano i parlamentari dem, come riporta l’agenzia Askanews.
“Chi si occupa di disabilità – spiega in una nota Debora Serracchiani – è abituato in genere a pensare alla scuola in termini di inclusione dello studente con disabilità, scordando così in tal modo che le persone con disabilità possono rivestire talora il ruolo di insegnanti, e che per svolgere il proprio lavoro potrebbero aver bisogno del supporto di qualcuno che esegua materialmente le attività che la disabilità impedisce, o rende difficoltose. Ad esempio: sorvegliare la classe, consultare e compilare i registri, sfogliare i libri, scrivere alla lavagna e così via”.
Diritto all’assistenza personale
“Insomma, il ‘sostegno’ – prosegue – non è utile solo per gli studenti e le studentesse con disabilità, in alcuni casi è necessario anche per l`insegnante con disabilità”.
“Con questa proposta di legge quindi, si vuole riaffermare che il diritto all’assistenza personale è necessaria a garantire la stessa libertà di scelta di cui godono gli altri (non solo in ambito lavorativo), e garantire non solo il diritto al lavoro degli insegnanti, ma anche il diritto all’autodeterminazione di tutte le persone con gravi disabilità, conclude Serracchiani.
Quanti docenti disabili in Italia
Secondo i dati di OFCS Report, sarebbero più di 100mila i docenti disabili della scuola italiana, circa il 15% del totale, includendo, occorre precisare, anche diverse forme di malattia: dal docente con malattie cardiache a quello affetto da sclerosi multipla, dal non vedente al professore malato di tumore o con problemi di deambulazione.
La stima poggia sul numero di richieste per la legge 104/1992 del personale scolastico (che non riguardano tutte una disabilità personale, ma spesso l’assistenza).