Il disamore per l’insegnamento è dovuto a diversi motivi, non solamente agli stipendi troppo bassi. A pensarla così è il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. Intervenuto al X congresso della Confsal, il numero uno del dicastero bianco ha detto che “dobbiamo essere consapevoli tutti, che quello del docente è il lavoro più bello che c’è: dà un futuro ai nostri giovani ma dobbiamo voltare pagina rispetto al passato quando la scuola veniva considerata non centrale”.
Valditara ha ricordato che quando è diventato ministro dell’Istruzione ha “subito sottolineato che dobbiamo dare autorevolezza a tutti i lavoratori della scuola, è un passaggio fondamentale della nostra società”.
La bassa considerazione per la professione, si traduce anche nella poca propensione ad insegnare: il ministro sostiene che “non accade solo in Italia, anche in Germania c’è la fuga dalla scuola, eppure lì i docenti sono pagati benissimo”. Per questo “dobbiamo lavorare per dare dignità al personale della scuola, portare la cultura del rispetto nelle nostre aule”.
Il numero uno del Mim ha quindi elencato i provvedimenti realizzati nei primi 200 giorni di operato a Viale Trastevere: “Dobbiamo fare uno sforzo – ha sottolineato – per trovare risorse per incrementare le retribuzioni del personale della scuola: subito siamo riusciti a dare 100 milioni in più, poi 300 milioni, a cui abbiamo cambiato destinazione, sono stati messi nel contratto, chiudendolo in due settimane”.
Ai 100 euro lordi medi di aumento da gennaio, si sono quindi aggiunti i circa 20 euro, sempre lordi medi, che una volta raggiunto l’accordo all’Aran dovrebbero arrivare nello stipendio.
Poi ci sono gli incentivi legati al lavoro aggiuntivo: “per la prima volta – ha ricordato Valditara. – abbiamo trovato risorse per pagare figure nuove, il docente tutor (che prenderà fino a 4.700 euro lordi l’anno per un triennio ndr) e il docente orientatore e per chi lavora sui ritardi formativi dei ragazzi”. Oltre 50mila hanno aderito alla proposta: proprio oggi ha preso il via la formazione on line e da settembre entreranno a regime le nuove figure professionali.
Quindi, il ministro ha ricordato gli incentivi che questo Governo vorrebbe dare agli insegnanti che lavorano in regioni dove vivere costa di più: “Dobbiamo avere la consapevolezza che ridare dignità passa anche dal saper trovare la casa agli insegnanti laddove il costo della vita è elevato; dobbiamo ragionare con accordi con le Regioni per trovare appartamenti; gli stipendi dei docenti rischiano di essere inadeguati per affrontare determinate realtà”.
Quindi, Valditara ha aggiunto che questo ministero “ha esteso l’assicurazione a lavoratori che non la avevano ed erano discriminati. Per quale motivo un docente ne era escluso?”.
“Abbiamo infine lanciato l’Agenda sud, che significa più insegnanti in alcune realtà e attività formativa nelle scuole in cui la dispersione è particolarmente elevata”.