L’utilizzo dei canali social come Facebook, Twitter e Whatsapp tra docenti e studenti dovrebbe essere sempre molto prudente, ridotto al minimo indispensabile, perché anche una piccola distrazione e un possibile errore, potrebbe costare un avvio di provvedimento disciplinare.
L’utilizzo da parte dei docenti dei canali informatici per comunicare con gli studenti, deve essere saputo usare, altrimenti si può anche incorrere nel rischio di avere una sanzione disciplinare. A volte l’imprudenza di certi docenti nell’uso dei canali social con gli studenti potrebbe creare non pochi problemi al docente.
Il caso di un docente che utilizza Whatsapp per convincere una studentessa a non aderire ad una manifestazione di sciopero e ad entrare a scuola, potrebbe essere vista come una pressione psicologica indebita ed avere conseguenze pesanti per il docente.
In alcune scuole, durante i Collegi docenti o anche in alcune circolari interne, i Dirigenti scolastici invitano i docenti a non avere contatti social con i propri studenti e studentesse, di evitare, per quanto sia possibile, l’utilizzo della comunicazione digitale con gli studenti, ricordando che le condotte dei docenti nei confronti degli allievi, non coerenti con le finalità educative, sono soggette a sanzione disciplinare.
All’art.29 del CCNL scuola 2016-2019 era prevista una sequenza contrattuale che definisse alcune tipologie di infrazioni disciplinari e le relative specifiche sanzioni. Questa sequenza contrattuale non ha mai trovato sbocco ed è stata interrotta. Tuttavia nel CCNL scuola 2016-2018 è chiaramente scritto che occorre prevedere una specifica sanzione per i docenti nel caso di condotte e comportamenti non coerenti, anche nell’uso dei canali sociali informatici, con le finalità della comunità educante, nei rapporti con gli studenti e le studentesse. Le sanzioni disciplinari da adottare in questi casi potrebbero essere molto più pesanti del semplice avvertimento scritto o censura, ma si rischierebbe addirittura una sospensione dal servizio a seconda della gravità del comportamento riscontrato.
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