A Giugno 2017, innumerevoli docenti, stanchi di veder continuamente discriminato il proprio servizio prestato da abilitati nella scuola paritaria, hanno inviato una petizione al Parlamento Europeo, stilata gratuitamente dallo studio legale Fasano di Palermo.
Tali docenti, riunitisi in Comitato nazionale per il riconoscimento del servizio nella paritaria, hanno denunciato la violazione e la falsa applicazione della Legge n.124/1999 dal momento che un servizio legalmente prestato in conformità alla legge n.62/2000 è stato reso praticamente nullo in un eccesso di potere e in assenza di ragionevole motivazione in sede di mobilità con il CCNI 2017/2018.
Con data 11/06/2018 la risposta, firmata da Cecilia Wikström, in riferimento alla petizione n.0701/2017 non si fa attendere: la Commissione considera ricevibile la petizione perché il suo oggetto rientra nell’ambito delle attività dell’Unione europea, conformemente al regolamento del Parlamento europeo. La commissione per le petizioni ha quindi chiesto alla Commissione europea di svolgere un’indagine preliminare sui vari aspetti del problema.
Le questioni sollevate sono state anche sottoposte anche alla commissione del Parlamento europeo competente in materia, trasmettendo quindi la petizione anche alla commissione per l’occupazione e gli affari sociali per il parere.
Chissà se il nuovo Governo, che pone come base la Legalità, porrà fine a questa Odissea.
“La giustizia è il fermo e assiduo desiderio di rendere a ciascuno il dovuto” (Giustiniano)
Comitato nazionale per il riconoscimento del servizio nella paritaria