Come si sentono gli studenti a scuola? La situazione mentale e psicologica dei bambini e dei ragazzi spesso viene messa, purtroppo, in secondo piano. Bisogna ricordare, però, che educare non significa solo trasmettere nozioni, ma sviluppare la personalità degli allievi, che dovrebbero vivere nella massima serenità l’esperienza scolastica.
Ciò non accade così spesso, anzi. I risultati di una ricerca internazionale pubblicata sulla rivista Frontiers in Psychiatry sono alquanto preoccupanti. Lo studio in questione è stato condotto da un gruppo di esperti dell’Università di Turku in Finlandia.
La ricerca internazionale ha coinvolto 21.688 adolescenti di età compresa tra 13 e 15 anni nell’arco di 6 anni, dal 2011 al 2017, provenienti da un totale di 13 paesi europei e asiatici, tra cui Finlandia, Norvegia, Lituania, Grecia, India, Indonesia, Iran, Israele, Giappone, Cina, Singapore, Vietnam e Russia.
Disagio a scuola, regna l’insicurezza tra gli studenti
Per oltre tre ragazzi su dieci la scuola non è assolutamente il posto sicuro che invece dovrebbe essere. Insicurezza e disagio, purtroppo, sono le sensazioni più comuni provate dagli allievi di tutto il mondo. Il motivo? Secondo gli studiosi tutto sarebbe da ricollegare alla mancanza di dialogo tra studenti e insegnanti.
In quanto a insicurezza è il Giappone a fare registrare il peggior risultato. Nei ragazzi intervistati provenienti dal paese del Sol Levante la percentuale di senso di insicurezza è al 69,8% per le ragazze e al 68,2% per i maschi, prima di Vietnam e Russia. La situazione è di gran lunga migliore in Finlandia (11,5%) e in Norvegia (13,9%).
Cosa aggrava la precaria salute mentale dei ragazzi in Italia
Sono molti gli elementi che peggiorano lo stato di salute mentale dei più giovani, tra bullismo e scarse interazioni tra compagni di classe. La scuola, secondo lo studio, sta fallendo nel garantire agli allievi interazioni positive e ambienti gradevoli.
Gli ambienti scolastici sembrano essere poco gradevoli non solo a livello di relazioni ma anche a livello strutturale, soprattutto in Italia. Come riportato da Il Fatto Quotidiano, secondo l’ultimo rapporto sulla sicurezza civica di Cittadinanza attiva nel Belpaese gli edifici scolastici sono carenti. Sono più di 17mila, ossia il 43% dei 40.160 istituti italiani, le scuole che si trovano in zone a rischio sismico elevato. Di queste, 4.176 hanno inoltrato richieste di finanziamento al Ministero dell’Istruzione per effettuare verifiche di vulnerabilità sismica. C’è da segnalare che 2.612 indagini non sono state finanziate (oltre il 60%) per mancanza di fondi.
In più bisogna segnalare in Italia è stato attuato un grosso taglio di importanti servizi forniti dalle scuole, come quello di pre e post scuola e il servizio mensa.
“Un ambiente scolastico fisicamente, cognitivamente ed emotivamente sicuro è essenziale per lo sviluppo e il successo educativo di bambini e giovani”, ha dichiarato Andre Sourander, professore di psichiatria infantile all’Università di Turku. “Tutti i bambini hanno il diritto di frequentare le scuole dove possono sentirsi al sicuro e protetti senza paura o ansia per qualsiasi pericolo. Sulla scia delle recenti sparatorie nelle scuole, dobbiamo adottare misure per migliorare la sicurezza negli ambienti educativi e proteggere gli studenti da ogni forma di violenza e abuso”, ha concluso.