Tutti parlano dei diplomati magistrale ma nessuno nomina il personale educativo, ovvero i docenti educatori, abilitati da 18 anni con concorso bandito dal Miur nel 2001, e presenti da allora nelle Gae. Per esso solo qualche supplenza nei convitti ed educandati nazionali, ma assunzioni con il contagocce.
Tale docenti, appartenenti alla classe di concorso PPPP, sono equiparati giuridicamente (ex art.121 DPR 417/74 ) ed economicamente (ex art. 129 e 133 del Ccnl attualmente in vigore) ai docenti della scuola primaria.
Tale equiparazione è stata ulteriormente confermata da recente sentenza del TAR Lazio n. 0769/2017 che ha permesso, grazie ad Anief, l’inserimento dei ricorrenti nella seconda fascia delle graduatori EEEE. L’equiparazione è stata riconosciuta anche dal Consiglio di Stato 05054/2017 che permesso la partecipazione del personale educativo ricorrente alle prove per accesso al TfA di sostegno della Scuola Primaria, nonché, dalle autotutele amministrative delle università di Roma 3 e della Basilicata che hanno previsto l’accesso di tale categoria alle prove preselettive al TFA sul sostegno della Scuola Primaria.
Ma il personale educativo rimane bistrattato da tutte le leggi riguardanti la scuola. Nessuna assunzione è stata prevista per esso dalla Buona Scuola, nonostante presente nelle graduatorie permanenti ad esaurimento, nessuna possibilità di passaggio alle Gae primarie.
La mobilità professionale è consentita ai docenti della scuola primaria: è quindi possibile passare dalla classe di concorso “EEEE” (insegnanti di scuola primaria) a quella “PPPP” (Personale Educativo).
Ma il Consiglio di Stato, con decreto cautelare d’urgenza n. 4759/2017 del 06/11/2017, ha aperto al personale educativo, le porte della Scuola Primaria disponendo il passaggio in ruolo con riserva, agli educatori in possesso della sola abilitazione conseguita previo concorso ordinario.
Ora ci si aspetta che in virtù dell’aggiornamento Gae 2018/2019 qualcuno sposi anche la causa del personale educativo che ha diritto ad accesso alle graduatorie permanenti della primaria, visto che i convitti si sono ridotti al lumicino.
Filippa Antinoro