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Docenti fuorisede, per loro card da 200 euro mensili per spese di viaggio e di vitto e alloggio, la proposta del gruppo Cnddu

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Il Coordinamento Nazionale dei Docenti della disciplina dei Diritti Umani, di recente ha lanciato una serie di iniziative volte al miglioramento di alcune criticità riscontrate nel mondo dell’Istruzione, dal Vademecum che insegni l’ascolto ai dirigenti scolastici all’iniziativa relativa al cambio di modello dell’Educazione civica.

Ma altrettanto importante ci sembra la questione legata alle difficoltà economiche dei docenti fuorisede, che rappresenta un altro dei temi caldi sollevati dal coordinamento: “È importante – dichiara al riguardo il presidente Pesavento – che sia stato posto il problema della retribuzione dei docenti mediante un piccolo aumento nella busta paga; tuttavia si ricorda che, rispetto alle crescenti spese relative al costo della vita, soprattutto per gli insegnanti fuorisede monoreddito, c’è ancora molto da rivedere. Il CNDDU proporrebbe una credit card di 200 euro mensili netti da impiegare in viaggi, spese di affitto e buoni pasto“.

In redazione, in effetti, ci giungono di continuo storie di insegnanti messi a dura prova dalla necessità di permanere in istituti scolastici distanti da casa, a seguito, ad esempio del vincolo triennale. Docenti che si autodefiniscono per questo vincolati o ingabbiati e che chiedono la decadenza del vincolo o quantomeno un supporto economico da parte dello Stato tale che si possa far fronte alle spese di vitto e alloggio che gravano pesantemente sullo stipendio ordinario del docente, ancora al di sotto dei parametri europei a dispetto dell’imminente aumento che dovrebbe arricchire – si fa per dire – le buste paga a partire dal mese di dicembre.