Docenti “idonei ad altri compiti”, convegno Cesp “Restiamo dove stiamo: docenti quali siamo”
Nell’incontro del 16 maggio, in merito alle problematiche relative ai docenti che per motivi di salute vengono assegnati al lavoro nelle biblioteche scolastiche, nei laboratori didattici e come supporto alla didattica, le problematiche toccate sono state essenzialmente due:
1) la questione delle dispense;
2) la mobilità intercompartimentale (anche se per quest’ultimo punto l’Amministrazione si è soffermata soprattutto sulle proposte di possibile soluzione dell’intero problema degli “idonei ad altri compiti”, più che sulla mobilità nello specifico).
In merito al primo punto, vista la situazione di difformità delle posizioni assunte nei singoli territori sulle dispense e conseguente disparità di trattamento (dispense revocate ad alcuni e concesse ad altri), l’Amministrazione ha dichiarato di prevedere una conferenza di servizio tra Miur, Presidenza del Consiglio, Regioni, Inpdap-Inps, che vincoli l’Amministrazione ad assumere una posizione unica anche in relazione al D.P.R. n. 171/2011, e a cosa deve accertare la nuova visita, cioè se si deve accertare l’inidoneità all’insegnamento o ad ogni proficuo lavoro, perché questo è un aspetto dirimente.
Una novità sostanziale nell’incontro è stata la soluzione prospettata in merito allo spostamento dei docenti su posti diversi da quelli attualmente occupati. I Cobas, infatti, hanno sostenuto sin dall’inizio che i docenti “idonei ad altri compiti” non possono essere spostati dal posto che oggi occupano, in base a precise norme di riferimento che potrebbero innescare un inutile, lungo e dispendioso contenzioso.
Nell’incontro è stata prospettata una possibile soluzione: l’amministrazione potrebbe far permanere il personale“ idoneo ad altri compiti” sul proprio posto, ma i docenti dovrebbero essere trasferiti su profili Ata, pur senza essere spostati dal posto che oggi occupano.
Dal comunicato inviato alla nostra Redazione da Anna Grazia Stammati, dell’Esecutivo nazionale Cobas, apprendiamo che “su questo punto la discussione è durata a lungo e le possibili soluzioni sono state analizzate da più punti di vista. I funzionari presenti hanno inserito la questione in un quadro di complessità, gravità ed emergenza generale nel quale la mancanza di liquidità necessaria per pagare gli scatti di anzianità, così come per provvedere al rinnovo contrattuale, che sembra slittare ulteriormente (l’ultimo contratto risale al quadriennio 2006-2009), non può che determinare una conseguente politica di risparmi. In questo contesto, hanno affermato, i margini di difesa e soluzione della posizione degli ‘idonei ad altri compiti’ sono pochi”.
La delegazione Cobas si è riservata di confrontarsi su questo punto con i docenti direttamente interessati, ha iniziato una diretta consultazione della categoria innanzitutto attraverso le mailing list di discussione ed ha convocato, tramite il Cesp, per il 27 maggio (ore 9.30-16.00) a Roma presso il Centro congressi Cavour (in via Cavour 50)un convegno nazionale dal titolo “Restiamo dove stiamo: docenti quali siamo”, per discutere nel merito delle proposte da presentare al Miur nel successivo incontro previsto per la fine del mese.