In relazione all’Ipotesi di CCNL, sottoscritta frettolosamente in data 9 febbraio 2018 tra l’Aran e le Organizzazioni e Confederazioni sindacali, fatta eccezione per lo SNALS CONFSAL e la FED. GILDA UNAMS, i Docenti immobilizzati e i Vecchi docenti in ruolo con vecchie regole manifestano tutto il loro dissenso e la loro disapprovazione, evidenziando come tale accordo penalizzi ancora una volta la categoria dei docenti per quanto attiene ai diritti costituzionalmente garantiti della libera circolazione sul territorio nazionale e del rispetto all’unione familiare.
Aver introdotto ex novo un blocco triennale per quei docenti che, indicando su base volontaria delle scuole, ottengano titolarità su una di queste istituzioni scolastiche, rappresenta una gravissima limitazione. Moltissimi docenti lontani da anni dalle proprie famiglie e vittime dell’algoritmo impazzito, e che stanno provando gradualmente ad avvicinarsi a casa, magari indicando scuole delle province viciniori, rischiano di rimanere bloccati per tre lunghi anni lontani dai propri affetti.
Di fatto si costringono i docenti immobilizzati lontano dalla residenza che hanno già abbondantemente assolto al vincolo triennale, a subirne un altro ancora più subdolo, perché il blocco triennale induce a richiedere solo ambiti e ad essere assoggettati alla chiamata diretta, perdendo ogni possibilità di aspirare alla titolarità su scuola.
Non tenere conto dei disagi che migliaia di docenti stanno vivendo sulla propria pelle da anni, con modifiche peggiorative del proprio status contrattuale e soprattutto dalla ricaduta retroattiva, è lesivo dei propri diritti acquisiti, che non sono stati in alcun modo tutelati dai sindacati firmatari di questo contratto capestro.
Anni di scelte scellerate circa la mobilità territoriale dei docenti hanno prodotto una situazione vergognosa, che anziché essere sanata si continua a peggiorare, con soluzioni vessatorie che sono ben lontane da quello che dovrebbe essere adottato in un Paese civile.
I Docenti immobilizzati e i Vecchi docenti in ruolo con vecchie regole, pertanto, chiedono che venga eliminato dal CCNL ogni riferimento a vincoli e a restrizioni alla mobilità territoriale e professionale, a maggior ragione per tutti quei docenti che sono entrati in ruolo ante L. 107/15 e che si ritrovano gravemente danneggiati nel loro diritto al rientro in sede di residenza. Rientro che ormai risulta impedito da anni, vedendo i vecchi docenti di ruolo vessati anche dalle aliquote irrisorie assegnate alla mobilità, in favore delle nuove assunzioni.
Si ponga rimedio a questa situazione ingiusta e illegittima: si ripristini la mobilità annuale su scuola senza blocchi di sorta, altrimenti saremo costretti ad adire per l’ennesima volta le vie legali.
Doriana D’Elia
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