Potranno accedervi i docenti che si trovano in esubero rispetto alla loro classe di concorso di loro titolarità. Si tratta di percorsi formativi accelerati composti da tre moduli di 20 Cfu l’uno.
Non entrando nel merito dei reali aspetti formativi e delle comparazioni di natura qualitativa del titolo rispetto a quelli acquisiti tramite corsi biennali di specializzazione sul sostegno, vorrei porre l’attenzione sull’aggettivo “volontaria”, riferito alla richiesta di domanda che dovrebbe essere prodotta, con scadenza il 25 maggio 2012, dai docenti in esubero sull’organico provinciale della classe di concorso di titolarità.
Anche se tecnicamente e legislativamente il termine “domanda volontaria” è corretto, non lo è dal punto di vista etico-professionale.
La situazione giuridica dell’esubero mette il docente nelle condizioni di non avere alternative, soprattutto se in possesso di un’unica abilitazione, quindi di trovarsi “moralmente obbligato” a cogliere l’opportunità offerta dal Miur, soprattutto per quei docenti che non avendo altre abilitazioni all’insegnamento, non possono fruire della mobilità professionale.
Pur apprezzando l’interesse del Miur ad offrire questa opportunità di conversione per gli oltre 10.000 docenti in situazione di esubero (soprattutto delle scuole secondarie di II grado), si pongono alcune domande: “cosa fare con le domande di quei docenti che secondo l’organico 2011/2012 si trovano in esubero e quindi presentano domanda volontaria di conversione sul sostegno, e poi invece con i nuovi organici 2012/2013 (previsti per la prima decade di giugno) si dovessero trovare non più in esubero?” “Viceversa come ci si dovrebbe regolare con quei docenti che nell’anno scolastico in corso non si trovano in esubero, ma potrebbero esserlo per il prossimo?”
Sarebbe il caso che il Miur facesse slittare la scadenza del 25 maggio di qualche settimana, al fine di avere chiara la situazione degli organici 2012/2013, in modo da comprendere chi sarà realmente in stato di esubero.