Proseguo anche nelle giornate del 25 e del 26 le proteste e i presidi sindacali per scongiurare l’approvazione delle norme sulla scuola contenute nel decreto sulla spending review.
In queste ore l’attenzione è puntata soprattutto sulla vicenda dei docenti inidonei.
Stando ad un comunicato dei Cobas, che da alcuni giorni stanno stazionando quasi ininterrottamente davanti alla sede del Senato, l’Italia dei Valori e PD potrebbero sostenere un emendamento teso a cancellare la norma contenuta nel comma 13 dell’articolo 17.
Il fatto è che l’operazione ha un costo, stimabile in circa 100milioni di euro (i docenti inidonei sono poco più di 3mila).
Sempre secondo i Cobas l’Italia dei Valori, attraverso il senatore Pedica, ha fatto sapere di avere intenzione di chiedere che la copertura venga ricavata dalla cancellazione dei fondi destinati al pagamento delle funzioni strumentali.
Il senatore Vita (PD), conversando con un gruppo di docenti presenti davanti a Palazzo Madama, avrebbe confermato che questa potrebbe essere una strada praticabile.
I Cobas si dichiarano soddisfatti dell’andamento della protesta e contano di “portare a casa” qualche risultato.
La conclusione dei lavori in Commissione Bilancio è ormai prossima e nel giro di poche ore sapremo se davvero ci sono possibilità per una revisione delle norme riguardanti la scuola.
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