Home Attualità Docenti inidonei relativi: chi sono e a quali mansioni possono essere destinati?

Docenti inidonei relativi: chi sono e a quali mansioni possono essere destinati?

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Chi sono i docenti collocati fuori ruolo con inidoneità relativa? Docenti con riduzione della capacità lavorativa accertata da una Commissione di Verifica Medico Collegiale o dal Medico Competente (MdL) sulla base delle condizioni cliniche (ad esempio malattie croniche o subacute, invalidità e/o disabilità acquisite, aggravate o più recentemente legate agli eventi pandemici).

I casi di docenti giudicati inidonei relativi – ci segnalano – sono numerosi, ragion per cui è nato un coordinamento che li rappresenta, per portare alla luce una realtà sommersa e rimediare a una stortura del sistema che relega i docenti in un limbo infernale, costretti a un transito forzoso in inquadramenti professionali e ruoli non di competenza.

Di cosa parliamo? Di docenti discriminati cui verrebbero affidati incarichi non attinenti alla professione insegnante e al potenziamento dell’offerta formativa, “con danno alla comunità scolastica – lamenta il coordinamento – per impossibilità a contribuire efficacemente e a ottimizzare le imprescindibili attività progettuali, formative, educative in tutte le discipline e ordini di scuola; e con danno all’erario pubblico nazionale per gli esiti anche severi della mancata applicazione della normativa vigente in materia di Tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro e per l’assegnazione di incarichi che, nella maggioranza dei casi, possono essere assolti senza nuovi o maggiori oneri per lo Stato”.

Le richieste del coordinamento

Il coordinamento chiede che gli incarichi:

  1. Restino inerenti alla formazione, competenze, disciplina e inquadramento professionale di appartenenza.
  2. Siano attinenti all’ampio spettro delle Funzioni educative e para didattiche anche quando bisogna ricorrere a lavori di minore complessità e (a pari titolo, flessibilità e monte ore proprie della classe di concorso di appartenenza), siano fattivamente e prioritariamente spesi per l’applicazione e il potenziamento dell’Offerta Formativa di Istituto o della progettualità promossa da Scuole Polo CTS, UST, UUSSRR o Ministero).
  3. Siano modulati sulla base delle attitudini e degli interessi che maggiormente sollecitano i processi motivazionali e alle necessità dettate dal decorso o condizione clinica che ha portato al collocamento fuori ruolo (es, Flessibilità oraria e organizzativa come il Lavoro Agile; Vicinanza alla propria abitazione o presidio ospedaliero o residenza/domicilio di congiunti; postazioni di lavoro salubri…).
  4. Siano preceduti dalla applicazione e rispetto di tutte le misure di prevenzione disponibili in termini di flessibilità e benessere organizzativo, tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
  5. Contemplino attività amministrative e di segreteria o mobilità Intercompartimentale solo su Istanza Volontaria, in presenza di attitudini, titoli idonei e disponibilità ad un adeguato percorso di riqualificazione.
  6. Prevengano l’aggravamento delle proprie condizioni e il ricorso alla quiescenza anticipata con tutte le annesse penalizzazioni.