Con Mario Rusconi, presidente Anp Roma, ‘La Tecnica della Scuola’ ha affrontato il tema delle sanzioni disciplinari, dopo che un recentissimo studio nazionale del Centro Studi Enti locali ci ha detto che i dipendenti della scuola risultano di gran lunga i meno sanzionati della pubblica amministrazione e la tendenza è in sensibile riduzione (mentre nei Ministeri e nella Sanità si registra il record licenziati e sospesi dal servizio): “non voglio demonizzare nessuno, però – spiega Rusconi – un impiegato che non si presenta al lavoro fa un danno al cittadino, ma il danno poi dovrà essere dimostrato, mentre un insegnante che non si presenta a scuola ha subito il fiato sul collo degli studenti e dei genitori” e “il controllo dei social media ha reso tutto questo ancora più stringente”.
Secondo il rappresentante Anp Roma, questo contesto “crea un senso di responsabilità molto forte negli insegnanti, a tal punto che cresce il burnout tra i docenti proprio per la loro dedizione molto forte per il lavoro”. Il rapporto con gli studenti, dice ancora Rusconi, “a volte diventa persino auto-opprimente, cioè l’insegnante si colpevolizza: ‘oggi devo assolutamente andare a scuola perché c’è il compito di matematica, mi mancano dei voti e così via’, cioè c’è un grosso senso di responsabilità nel volere affrontare la quotidianità lavorativa a tutti i costi”.
Tra le risposte possibili, Rusconi ha auspicato l’introduzione dell’anno sabbatico e del tutoraggio dei nuovi docenti da parte di quelli a fine carriera: due possibilità che però devono essere riservate solo a chi le merita e “non devono diventare una scappatoia”. Infine, il preside ha esortato “le istituzioni politiche, governative e sindacali ad intervenire”.