Nel 2012 scrissi un articolo provocatorio che la vostra redazione pubblicò. Volevo licenziarmi, non accettare più supplenze, incarichi annuali, volevo uscire dal limbo delle graduatorie: GM, GaE, GI…
Purtroppo anche se fai tutto questo non smetti di essere insegnante! Essere insegnanti significa soffrire per le sorti di un bene pubblico a prescindere dalla posizione che occupi nella Scuola. Soffri se sei di ruolo, soffri se sei supplente a breve termine, se ricevi l’incarico annuale, se sei plurispecializzato, laureato, diplomato, abilitato, tirocinante, ecc…
Queste considerazioni non sono rivolte ai furfanti, quelli ci sono in ogni categoria ma nella nostra è chiaro che fanno più danni, come in altre categorie sensibili: i giornalisti, i magistrati, i politici poi… Non ne parliamo!
Il problema è che da noi ogni circostanza viene sfruttata per imporre dall’alto editti anticostituzionali.
Per esempio: il modulo, non semplice organizzazione, ma, come dico sempre, una conquista pedagogica, troppo democratico? Inseriamo il tutor, così mettiamo un po’ di zizzania e aboliamo la parità e lo scambio professionale; le maestre non sono tutte brave? Torniamo al maestro unico! Ve la ricordate la Gelmini quando cercava consensi popolari, sempre cavalcando il malcontento?
“Io ho avuto la maestra unica e mi sono trovata bene”, come se bastasse semplicemente la propria esperienza diretta per scrivere una legge! Così è riuscita a far digerire anche le anticipazioni delle iscrizioni alla scuola primaria, sul consenso popolare, in barba a noti pedagogisti di fama mondiale che si sono opposti, ma si sa, lei, pur essendo stata la ministra dell’istruzione, non si rivolgeva a tali loschi personaggi, lei amava la gente, era dalla parte dei genitori, si rivolgeva al popolo. E così continuano a fare ora i politici di turno. Non è che il popolo non deve essere coinvolto, il punto è che non bisogna fare sciacallaggio! Il popolo non sa che sono stati proprio coloro che vogliono premiare i meritevoli ad aprire la porte a chiunque volesse entrare nelle scuole, e continuano a farlo! Concorsoni, punteggifici, ecc… Il popolo non sa che, già prima che diventi legge, da tempo si sta insinuando il morbo dello “stipendio al merito”, con docenti che percepiscono soldi extra per varie funzioni e diversi progetti.
Sono anni che mi occupo di dispersione scolastica, handicap, rapporti con i genitori, formazione docenti…, all’interno della Scuola Pubblica sempre a costo zero! E’ sempre stata la mia piccola battaglia che ha suscitato l’ammirazione di alcuni colleghi e la collera di altri, quello che importa è che ha sempre generato una grande gratitudine e partecipazione da parte dei genitori perché hanno avuto, seppur con un piccolo gesto, anche se solo per la durata di un anno scolastico, fiducia nelle istituzioni, nella Scuola che è Pubblica e che lavora per il bene di tutti! (senza costi aggiuntivi!).
Vi posso assicurare, e tante colleghe lo possono confermare, che spesso sono i docenti immeritevoli ad essere valorizzati da quei dirigenti consenzienti, che mettono a tacere le ingiustizie, aizzano genitori esasperati(e qualche volta anche ignoranti), contro quegli insegnanti che non si adeguano al sistema “moderno” d’istruzione, con quiz, giudizi preconfezionati, sigle varie, valutazioni numeriche…, molti non comprendono di essere le pedine di un sistema disonesto che penalizza principalmente i loro figli!
Certo ci sono le eccezioni, solo che purtroppo, come diceva già tanti anni fa G. Rodari, confermano la regola! E la regola è che la Scuola Pubblica funziona male! Queste operazioni di sciacallaggio ne continuano la lenta demolizione, sempre che non la smettiamo di abbassare ancora la testa e cominciamo ad alzare un po’ di più la voce!
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