La piattaforma Indire per la formazione e prova dei docenti neo-assunti è già disponibile, mentre l’ambiente dedicato ai loro tutor sarà disponibile a partire dalla primavera 2023.
Le azioni richieste ai tutor in piattaforma si riferiscono al percorso di accompagnamento nei confronti dei docenti neo-assunti che seguono e che si trovano adesso solo alla sua fase iniziale.
In coerenza con le tappe del percorso formativo, l’ambiente online tutor sarà aperto successivamente. Quando l’ambiente sarà disponibile ne sarà data comunicazione sul sito pubblico nella sezione “News” e sui canali social di Indire.
Nel frattempo, i tutor possono consultare la sezione Toolkit che, nel corso dell’anno, sarà arricchita con strumenti e materiali utili.
Cosa fa il tutor
Anche per l’a.s. 2022/23, si conferma determinante il ruolo del docente tutor nelle sue attività di affiancamento del docente neoassunto durante tutto il percorso di formazione e di prova, con compiti di collaborazione e supervisione professionale.
Il DM 226/2022, all’art.5, comma 3, recita: “Il Dirigente scolastico e il docente in periodo di prova, sulla base del bilancio delle competenze sentito il docente tutor e tenuto conto dei bisogni dell’istituzione scolastica, stabiliscono, con un apposito patto per lo sviluppo professionale, gli obiettivi di sviluppo delle competenze di natura culturale, disciplinare, pedagogica, didattico-metodologica e relazionale, da raggiungere attraverso le attività formative di cui all’articolo 6 e la partecipazione ad attività formative attivate dall’istituzione scolastica o da reti di scuole”.
E al comma 4 dello stesso articolo: “Al termine del percorso di formazione e del periodo annuale di prova in servizio, il docente in periodo di prova, con la supervisione del docente tutor, traccia un nuovo bilancio di competenze per registrare i progressi di professionalità, l’impatto delle azioni formative realizzate, gli sviluppi ulteriori da ipotizzare”.
Ad ogni docente in periodo di formazione e prova è affiancato un tutor di riferimento, individuato dal Dirigente scolastico attraverso un opportuno coinvolgimento del Collegio dei docenti e che dovrà seguire il docente nel percorso di formazione fin dal suo inizio.
Il docente tutor deve appartenere preferibilmente alla stessa disciplina, area disciplinare o tipologia di cattedra e possibilmente operante nello stesso plesso del docente in periodo di formazione e prova.
Il docente tutor appartiene, nella scuola secondaria di primo e secondo grado, alla medesima classe di concorso del docente in periodo di prova a lui affidato, ovvero è in possesso della relativa abilitazione. In caso di motivata impossibilità, si procede alla designazione per classe affine ovvero per area disciplinare.
In nessun caso si potrà superare la quota di tre docenti in percorso di formazione e prova affidati ad un medesimo tutor.
In questo quadro complessivo, la figura del tutor accogliente assume particolare rilievo: assicura il collegamento con il lavoro didattico sul campo e si qualifica come “mentor” per gli insegnanti neo-assunti, specie di coloro che si affacciano per la prima volta all’insegnamento.
Il docente tutor presenta al Comitato di valutazione le risultanze emergenti dall’istruttoria compiuta in merito alle attività formative predisposte ed alle esperienze di insegnamento e partecipazione alla vita della scuola del docente neoassunto.
Al fine di riconoscere l’impegno del tutor durante l’anno di prova e di formazione, le attività svolte (progettazione, confronto, documentazione) potranno essere attestate e riconosciute dal Dirigente scolastico come iniziative di formazione previste dall’art. 1 comma 124 della L.107/2015.
Anche per i docenti che devono ripetere il periodo di formazione e prova è prevista la nomina di un docente tutor, possibilmente diverso da quello che lo ha accompagnato nel primo anno di servizio.