Il mio messaggio è un appello per cercare di coinvolgere la più ampia platea per battersi per la causa dei docenti neoassunti in ruolo quest’anno scolastico. Una battaglia che tutti noi dobbiamo abbracciare per la difesa della dignità del lavoratore che subisce decreti che limitano quei diritti base della nostra costituzione. Illustro il mio caso specifico: sono di ruolo da quest’anno, vincitrice del concorso ordinario 2020, ma vincolata per decreto retroattivo. La scuola in cui sono titolare è a 100 km da dove risiedo e nella mia città quest’anno ci saranno 2 pensionamenti. I posti disponibili saranno assegnati quasi sicuramente ad una collega che si trova in graduatoria di merito e che ad entrambe le prove del concorso ha preso il punteggio minimo.
Dove sta la meritocrazia? Io che sono arrivata seconda, prendendo un punteggio altissimo per il tanto studio, mi trovo a dover spendere al mese ben 450 euro di benzina e mettere la mia vita quotidianamente in pericolo affrontando un lungo viaggio per lavorare e doverci rimanere per altri ben due anni e oltre se non ci saranno altre cattedre disponibili in futuro, invece alla mia collega con il minimo dei voti le sarà offerto il posto a pochi km da dove risiedo! Aggiungo inoltre, di non aver potuto far valere per la mobilità la 104 che ho in famiglia, quindi non dare nei prossimi due anni l’assistenza al mio familiare, perché nel decreto che norma la mobilità per i neoassunti quest’anno scolastico vige il divieto per chi ha una 104 certificata prima del 2020! Un’altra assurdità!
Si limita e si nega l’assistenza che è un diritto sancito per legge, ponendo paletti che sono a dir poco anticostituzionali. Ripongo fiducia e speranza per una risoluzione giusta che ponga riparo alle palesi ingiustizie di questi vincoli che offendono e ledono la dignità del cittadino.
Marta Marras
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