“Oggi nella società, al di là di tante chiacchiere, la figura del docente non viene messa al primo posto”, noi però “stiamo lavorando per ripristinare nelle nostre scuole l’autorevolezza degli insegnanti e anche la loro autorità. Tutti gli strumenti che permettono ai docenti di farsi rispettare sono fondamentali. Va in questa direzione la multa fino a 10mila euro per i genitori che li aggrediscono. Decisivo è poi l’incremento dello stipendio grazie alla opportunità di stipulare due contratti in due anni, mai successo prima” con circa 300 euro di aumenti complessivi, frutto del rinnovo contrattuale 2019/21 (sottoscritto lo scorso mese di gennaio) e di quello 2022/24 (per il quale siamo fermi all’atto di indirizzo presentato il mese scorso ai sindacati rappresentativi). Sono parole cariche di soddisfazione quelle pronunciate dal ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, a commento prima di tutto dell’aumento di casi di violenza verso i docenti prodotti spesso da genitori degli alunni: in un’intervista a ‘Sussidiario.net’, il numero uno del Mim ha detto che l’autorevolezza dei docenti “va ricostruita perché è in crisi. È un percorso di tipo culturale, ma è anche una sfida sociale”.
A questo scopo, ha proseguito Valditara, il Governo Meloni e lo stesso dicastero bianco di Viale Trastevere hanno “iniziato a introdurre benefici e facilitazioni di welfare per rafforzarne la posizione sociale”.
Quindi, ha aggiunto il Ministro, “abbiamo introdotto l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, accordi con le banche per avere sconti sul conto corrente e sui mutui, sconti sui mezzi di trasporto, stiamo lavorando per un’assicurazione sanitaria”.
Specificatamente sull’incremento stipendiale, Valditara ha tenuto a dire che “sono stati fatti progressi importanti. Nel contratto che ho concluso tre settimane dopo il mio arrivo, chiudendo una vertenza aperta da tre anni, abbiamo riconosciuto ai docenti l’aumento più rilevante fino ad allora percepito. Abbiamo anche valorizzato la professionalità: il docente tutor prende quasi 5mila euro in più all’anno (fino a 4.700 euro lordi ndr), ci sono riconoscimenti retributivi per i docenti che fanno potenziamento disciplinare”.
Quindi, ha ricordato che “nella scorsa legge di bilancio abbiamo poi stanziato 3 miliardi per il nuovo contratto, che vorremmo chiudere entro il 2024. Con questi due rinnovi nel giro di due anni andremmo ad aumentare gli stipendi di circa 300 euro al mese”, ha ribadito il Ministro.
“Senza contare – ha concluso – la diminuzione del cuneo fiscale, che ha comportato un ulteriore aumento dello stipendio. Sono progressi che fanno scalare posizioni ai docenti italiani nel confronto europeo”.