Categorie: Attualità

Docenti, non li rispetta più nessuno? Giuliani: iniziamo a dare loro uno stipendio più alto

“Il recupero del rispetto per i docenti passa anche per la considerazione che ha il Governo nei loro confronti, ad iniziare dall’assegnargli uno stipendio adeguato”.

Lo ha detto Alessandro Giuliani, direttore della Tecnica della Scuola, nel corso puntata sulla Scuola andata in onda il 21 novembre su Radio Cusano Campus, commentando l’episodio di violenza nei confronti di un docente di una scuola secondaria di primo grado di Palermo, prodotto dai genitori di un suo alunno allontanato temporaneamente dall’aula per motivi disciplinari.

“Fortunatamente – ha ricordato Giuliani – episodi come quello accaduto in Sicilia non sono frequenti. E ha fatto bene il sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone ad incontrare prontamente l’insegnante per comunicargli la vicinanza delle massime istituzioni scolastiche. Dinanzi alla violenza, è giusto che lo Stato faccia fronte comune con i docenti. Ma deve anche adottare nei loro confronti delle norme che li valorizzino”.

“Purtroppo – ha continuato – l’incremento del loro carisma è minacciato da tanti fattori, a partire dalla cosiddetta globalizzazione che fa perdere importanza agli agenti culturali tradizionali, tra cui il ruolo dei formatori. I giovani, ma anche le famiglie, sono travolte dalle informazioni che giungono quotidianamente. Chi è meno attrezzato ad interpretare e a scegliere tra i tanti input che arrivano, rischia di uscirne travolto. Così anche i punti fermi, quali possono essere gli insegnanti, non sono più considerati tali”.

“È un fenomeno che si riscontra soprattutto nelle grandi città. Come Palermo, appunto, ma anche Roma o Milano. Un segnale importante che può mandare il Governo sarebbe quello di introdurre norme e iniziative che incentivino l’importanza dell’opera dei docenti. Come anche sbloccare quel contratto fermo nella scuola al 2009, con incrementi adeguati. Quelli che farebbero spostare le busta paga degli insegnanti a dei livelli più dignitosi. E non, come accade ora, tristemente collocati in fondo alle classifiche Ocse”, ha concluso Giuliani.

Durante la trasmissione si è parlato anche delle polemiche sul merito professionale, con la mancata disponibilità espressa dal premier tornare indietro sul nuovo reclutamento, con il Tfa che continua a slittare e il ministro Giannini che guarda già al futuro, di decreti delegati della Legge 107/15, dell’anno di prova e del concorso per dirigenti scolastici.

Redazione

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