Versamenti contributivi arretrati fantasma. La questione è ben nota all’Inps, ne abbiamo già parlato, ma il 30 novembre scorso il Movimento 5 Stelle ha presentato un’interrogazione parlamentare indirizzata alla Commissione Difesa. “Ci giungono numerose e quotidiane segnalazioni da parte dei dipendenti delle forze armate che, chiedendo l’estratto conto previdenziale, si trovano di fronte a ripetuti mancati versamenti all’Inps. Un fatto gravissimo anche in considerazione delle allarmanti notizie sulla sostenibilità economica dell’Inps”, scrive nell’interrogazione la deputata Tatiana Basilio.
Dove sta l’inghippo?
Fonti dell’Inps spiegano che il problema nasce dal fatto che fino al 2012 la Difesa faceva i calcoli definitivi sulle singole pensioni solo a 2-3 mesi dall’uscita del dipendente. Fino a quando la Difesa non trasferirà tutti i dati i contributi non saranno versati. Il problema, però, non riguarda solo le forze armate, ma anche i docenti delle scuole e quelli degli atenei. L’Inps, a novembre scorso, ha inviato una circolare, il 15 novembre scorso, ai ministeri intimando di comunicare i dati entro il 31 dicembre 2018.
Circolare Numero 169 Del 15 11 2017
Il rischio è che alcuni diritti relativi a posizioni previdenziali, possano andare prescritti. Nelle prossime settimane l’Inps avvierà una operazione straordinaria, attivando una task force per cancellare l’arretrato. Per farlo l’ente assumerebbe personale dall’esterno compatibile con le disponibilità finanziarie.
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