In un Istituto di Istruzione Superiore della Calabria, la dirigente scolastica obbliga, con circolare scritta, i docenti ad accompagnare le classi in chiesa per il precetto pasquale. Si tratta di un ordine di servizio palesemente illegittimo, infatti i docenti sono liberi di decidere se accettare o meno l’incarico di accompagnatori per la visita in chiesa.
I regolamenti alle visite guidate o ai viaggi d’istruzione degli Istituti scolastici sono autonomamente normati dai consigli d’Istituto, ascoltati ovviamente i pareri dei Collegi docenti, in tali regolamenti è di prassi riconfermato il comma 3 dell’art.8 della Circolare Ministeriale n.291 del 14 ottobre 1992. In tale norma è chiarito che ai fini del conferimento dell’incarico, il direttore didattico o il preside, nell’ambito delle indicazioni fornite dal consiglio di circolo o di istituto e secondo le modalità e i criteri fissati al precedente capoverso, individua i docenti, tenendo conto della loro effettiva disponibilità, prima di procedere alle relative designazioni.
Nessun regolamento interno alla scuola può imporre un obbligo di accompagnamento del docente durante i viaggi di istruzione o alle uscite didattiche, anche perché tale obbligo andrebbe a contrastare le norme contrattuali riferite alla libera scelta dei docenti di aderire o meno alle attività extracurricolari. Quindi i docenti non hanno nessun obbligo ad accompagnare le classi in chiesa per il precetto pasquale, ogni disposizione dirigenziale ad imporre tale accompagnamento sarebbe illegittimo.
In un Istituto di Istruzione Superiore della Calabria, la dirigente scolastica pubblica una circolare per garantire il culto cristiano della Pasqua, con oggetto: “Partecipazione a momenti fondamentali della vita cristiana e religiosa dei nostri studenti”. In tale circolare la dirigente scolastica ordina ai docenti, senza avere richiesto preventivamente la loro disponibilità all’uscita, ad accompagnare gli studenti in chiesa, e compatibilmente con il loro orario di servizio, di assicurare la vigilanza. Tale circolare, scritta come ordine di servizio, non cita le delibere degli organi collegiali che autorizzano questo tipo di uscita didattica, si tratta di una circolare che non tiene per nulla in conto il principio di laicità della scuola, impone ai docenti la vigilanza degli studenti senza avere chiesto, tramite i consigli di classe la disponibilità a questa uscita. Per quanto suddetto tale uscita didattica non è affatto legittima sul piano procedurale per la mancanza dei passaggi collegiali, risulta inopportuna per la mancanza di sensibilità verso religioni diverse da quella cattolica, interrompe lo svolgimento della programmazione didattica con un atto dirigenziale non deliberato dagli organi collegiali.
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