Personale

Docenti paritarie: Cisl scuola rivendica un trattamento analogo a quelli delle statali

Sulla questione del trattamento da riservare ai docenti delle scuole paritarie nei percorsi finalizzati alla stabilizzazione e al conseguimento dell’abilitazione è intervenuta nelle ultime ore Maddalena Gissi, segretaria nazionale di Cisl Scuola.

“È fuori discussione – sostiene Gissi – che i percorsi abilitanti destinati in modo specifico a chi vanta una consistente esperienza lavorativa riguarderanno anche chi lavora nella scuola non statale, sia a tempo determinato che indeterminato; ferma restando, ovviamente, la possibilità, per tutti, di partecipare al concorso ordinario e di conseguire per tale via l’abilitazione, se non posseduta”.
La segretaria della Cisl Scuola sottolinea però che “diverso è il caso del concorso straordinario, finalizzato a stabilizzare il rapporto di lavoro di chi è in servizio da anni come supplente nella scuola statale”.
E’ ovvio – chiarisce Gissi – che questa è una procedura che deve essere circoscritta necessariamente al personale già operante alle dipendenze dello Stato.

“In sostanza – aggiunge la dirigente sindacale – si ripete quanto avvenuto lo scorso anno con i concorsi straordinari per la scuola primaria e quella dell’infanzia: anche in quel caso ci furono rivendicazioni sfociate in azioni di contenzioso legale, che tuttavia non hanno avuto successo, a dimostrazione della legittimità dei provvedimenti impugnati”.
Il meccanismo previsto dall’accordo raggiunto fra Ministro e sindacati “consentirà ai docenti delle paritarie – conclude Gissi – di accedere a percorsi formativi ai fini abilitanti, alternativi ai concorsi ordinari, onde poter acquisire il titolo previsto dalla legge 62/2000, mettendo i lavoratori interessati al riparo da rischi di licenziamento e nello stesso tempo evitando agli enti gestori il pericolo di perdere il riconoscimento della condizione di parità”.

Per la verità, come chiarisce ancora Maddalena Gissi, “le misure riguardanti i percorsi di abilitazione non rientrano nel decreto-legge, ma sono demandate a un disegno di legge collegato alla finanziaria; una soluzione scaturita da un irrigidimento della parte governativa che si è rivelato ostacolo insormontabile nel corso della trattativa”.

Sullo stesso tema il ministro Lorenzo Fioramonti ha fornito una risposta nel corso dell’intervista rilasciata alla nostra testata, confermando l’intenzione di non creare differenziazioni fra docenti statali e docenti delle paritarie.

Reginaldo Palermo

Articoli recenti

Cellulari scuola; Nocera: “E’ giusto aver salvato dal divieto gli alunni con disabilità”

Dal professore Salvatore Nocera, uno dei massimi esperti italiani di inclusione e disabilità riceviamo e…

17/07/2024

Concorso DS 2017, molti partecipanti ancora in ballo 7 anni dopo

Penso che sia utille per tutti sapere qualcosa di più sulle vicende giudiziarie che hanno…

17/07/2024

Decreto scuola: Paola Frassinetti (FdI) e Rossano Sasso (Lega) entusiasti, ma le proteste non mancano

Mentre proseguono le proteste delle opposizioni e di movimenti e comitati contro le diverse misure…

17/07/2024

Flavio Briatore sugli stipendi: “Come fanno vivere le famiglie con 4000 euro al mese? Bisogna aumentare i salari”

Flavio Briatore, ospite del podcast di Fabio Rovazzi e di Marco Mazzoli, 2046, ha affrontato vari…

17/07/2024

Nuove regole per promuovere l’inclusione degli alunni stranieri

Il governo nel presentare il decreto n° 71 del 30 maggio 2024 alla camera, nel…

17/07/2024

Falso allarme Covid scuola: condannato il docente

Nel 2020, un docente di un istituto di Pescara aveva lanciato un allarme infondato circa…

17/07/2024