Precari

Docenti religione cattolica, altre sentenze favorevoli della Corte di Cassazione. Ruscica (Snadir): “Serve eliminare il precariato storico”

Sono arrivate a 40 le sentenze della Corte di Cassazione per gli insegnanti di religione cattolica in servizio da più di un triennio, ma ancora relegati in una condizione di precariato, nonostante la cadenza triennale dei concorsi di accesso ai ruoli prevista dalla legge.

A commentare la questione il segretario nazionale Snadir e presidente FGU Orazio Ruscica: “Si tratta di pronunce univoche che interpellano, indirettamente, la politica, dunque non è più sufficiente lenire gli effetti del precariato attraverso i risarcimenti, è necessario, invece, sanare il precariato intervenendo su quei meccanismi che lo producono”.

Uno spiraglio arriva dal tavolo di confronto che presto si aprirà relativamente ai bandi del concorso ordinario e di quello straordinario. Quest’ultimo è indirizzato ai precari con più di tre anni di servizio, ma interesserà comunque il 50% delle cattedre disponibili, quota non sufficiente a eliminare il precariato di questa specifica categoria.

Le ragioni dei precari

Lo Stato, dunque, continua a pagare per la reiterazione di contratti a tempo determinato, visto che l’Unione Europea ha fissato come tre anni il limite massimo di servizio prima della stabilizzazione. I docenti vanno risarciti, spesso lautamente.

Nel frattempo molti di loro vanno in pensione, senza avere mai avuto la possibilità di sottoscrivere un contratto a tempo indeterminato.

Mercoledì 22 marzo la Corte ha rigettato il ricorso dell’avvocatura di Stato, “contro una sentenza della Corte d’Appello di Ancona del luglio 2018 e contro un’altra della Corte d’Appello di Catanzaro del marzo 2019, che avevano dato ragione allo Snadir e ai suoi insegnanti di Religione cattolica”.

Decreto mille proroghe 2023

Ancora una volta con il decreto mille proroghe, approvato il 22 febbraio 2023, il concorso per docenti di religione cattolica è stato rinviato con la possibilità di essere bandito entro il 31 dicembre 2023, fermo restando l’accordo raggiunto il 14 dicembre del 2020 tra il ministro dell’istruzione e il Presidente della Conferenza episcopale.

Procedura prevista

L’autorizzazione prevista dal decreto mille proroghe prevede la possibilità di emanare due procedure concorsuali per la copertura del 50% dei posti liberi e vacanti negli anni scolastici 2022/2023 e 2023/2024 e 2024/2025, da assegnare ai docenti con tre anni d’incarico e il restante 50% ai docenti partecipanti alla procedura ordinaria. 

Redazione

Articoli recenti

Manovra 2025, Grimaldi (Avs): tagli alla scuola e tutti i settori tranne che agli armamenti, l’autonomia differenziata spaccherà l’Italia – INTERVISTA

“Gli insegnanti il personale ATA, gli studenti hanno ragione a protestare: la manovra di bilancio…

12/11/2024

Allerta meteo, scuole chiuse in Sicilia, ecco dove

Si parla ancora di allerta meteo in Sicilia, dopo le giornate di lunedì e martedì,…

12/11/2024

Alunno imbratta banco, ATA gli fa trovare kit di pulizie con un biglietto: giusto insegnare così rimediare ai propri danni?

Una foto postata da uno studente è diventata virale su TikTok. Nell'immagine si vede uno…

12/11/2024

Christian Raimo, sanzionato dal Ministero, raccoglie la solidarietà di studenti e colleghi

Centinaia di post contrari alla sospensione, più di 800 donazione e poco meno di 22mila…

12/11/2024

Mobilità 2025-2028 docenti e Ata, preferenze, punteggi e tabelle di viciniorietà: risponde l’esperto

Proseguono gli incontri tra ministero dell’Istruzione e del Merito e sigle sindacali sul tema della…

12/11/2024

Bimbo di quattro anni lasciato senza pranzo mensa per un debito di nove euro: “Era in lacrime”. Il Comune smentisce

Un avvenimento alquanto traumatico per un bambino di soli quattro anni: il piccolo, iscritto in…

12/11/2024