Un documento del Dipartimento di Medicina del Lavoro – Settore Ricerca – dell’Inail individua per la categoria degli insegnanti tra i fattori di rischio di burnout le condizioni di lavoro (classi numerose, aule ristrette, carenza di attrezzature didattiche e logistiche), l’organizzazione scolastica (orari di lavoro e riunioni, eccessive pratiche burocratiche, comunicazione interna poco chiara, carenza di percorsi di aggiornamento significativi) e le “politiche” scolastiche (quadro normativo culturale e pedagogico in continua evoluzione, limitata possibilità di carriera, retribuzione insoddisfacente, precarietà e mobilità).
A tal riguardo si definisce burnout per gli insegnanti: una condizione legata alla natura intrinseca della professione, che comporta una relazione prolungata e intensiva con gli alunni in primis, ma anche con le famiglie, i colleghi, il personale Ata ed il dirigente.