Nel dicembre 2022 sono state pubblicate le linee guida per l’orientamento del sistema scolastico italiano: un progetto che poggia sui corposi finanziamenti del Pnrr e su importanti innovazioni finalizzate, ad esempio, a ridurre la percentuale di abbandono scolastico, che in Italia si attesta attualmente intorno al 13-14% e a valorizzare i talenti di ogni studente indirizzandoli sui percorsi di studio e lavorativi a loro più congeniali. Tra le figure introdotte, solo però nel triennio finale delle scuole superiori, figurano innanzitutto i docenti tutor, che tra la fine del passato anno scolastico e l’inizio di quello attuale si sono specializzati e hanno avviato il loro percorso di supporto ad un numero di studenti che va dai 30 ai 50 per ognuno. Il progetto, triennale, è nemmeno a metà del percorso, ma già si possono fare dei primi resoconti. Dai quali emergono diverse criticità, ad iniziare proprio dalla mancanza di docenti tutor nelle scuole medie e nel biennio delle superiori: ciò, nonostante le linee guida ne prevedano la presenza anche perché si tratta degli anni scolastici durante i quali gli studenti abbandonano maggiormente gli studi. La Tecnica della Scuola ha fatto il punto della situazione con Cristina Costarelli, presidente Anp Lazio.
“L’Orientamento – ha detto la preside dell’Istituto superiore Newton di Roma – ha trovato uno spazio nell’offerta formativa più definito. Un buon orientamento, con delle procedure individualizzate è fondamentale per raggiungere questo traguardo, poiché permette agli studenti di scoprire le proprie potenzialità e pianificare il proprio futuro in modo consapevole”.
“Per i prossimi due anni di realizzazione del progetto – ha continuato Costarelli – sarebbe opportuna una maggiore diffusione delle figure di tutor e di orientatori nelle scuole, come indicato nelle linee guida, un potenziamento dei moduli di orientamento, come pure un’attenzione maggiore al recupero degli studenti a rischio abbandono”.
“Vogliamo immaginare, come indicano sempre le linee guida per l’orientamento, che i tutor e gli orientatori siano presenti anche nelle scuole medie e all’inizio delle superiori. Ad oggi non ci sono notizie per queste figure, ma immaginiamo che il piano ministeriale lo preveda a breve. Va aggiunto che per l’orientamento ci sono i moduli di orientamento da 30 ore annuali e questo riguarda sia la terza media che tutto il ciclo delle superiori, un piano che certamente dovrà migliorare”.
“I tassi di abbandono della scuola si riducono con un buon orientamento: è una chiave fondamentale. Fare un buon orientamento, già dalla primaria, permettendo di fare scoprire agli alunni le loro potenzialità, significa dare una risposta concreta proprio a questi tassi di dispersione”.