Il 22 dicembre 2022 il Ministro dell’istruzione e del merito firmava le Linee guida per l’orientamento (DM 328/2022). Una riforma attesa, anche perché faceva parte degli obiettivi da raggiungere entro 2022 lungo l‘impervio sentiero del PNRR e dei corrispondenti finanziamenti.
Come è noto le grandi novità previste dalle linee guida sono riassumibili nei seguenti elementi
Se questa era la road map disegnata nel dicembre 2022 andiamo a vedere che cosa è stato davvero realizzato in questi mesi. Prima, tuttavia, è necessario ricordare gli elementi normativi successivi alle linee guida che hanno tentato di indicare concretamente i passi da compiere.
I passaggi attuativi più rilevanti sono stati i seguenti:
Dal decreto e dalla circolare del 5 aprile si apprende, in sostanza, che in prima attuazione, a partire dall’anno scolastico 2023/24, i tutor seguiranno solo le ultime tre classi della scuola secondaria superiore. Scelta a dir poco discutibile visto che tutti gli studi segnalano che la dispersione scolastica avviene soprattutto nel passaggio tra scuola secondaria di I grado e scuole superiori oltre che nel primo biennio delle scuole secondarie di II grado.
Nulla si dice sulle altre questioni connesse all’orientamento.
Durante l’estate, seppure a fatica e con diversi ritardi, prende avvio e si realizza il corso asincrono OrientaMenti realizzato da Indire. Da settembre 2023, in avvio del nuovo anno scolastico, le scuole secondarie superiori provvedono a nominare i docenti tutor assegnando ad ognuno di essi 30/50 studenti del triennio.
A questo punto possiamo tentare di rispondere alla domanda da cui siamo partiti. Ovvero: a che punto siamo? Che cosa è stato davvero realizzato ad oggi, 17 marzo 2024?
A che punto siamo della attuazione delle Linee Guida?
La risposta, purtroppo, è piuttosto semplice. Ma andiamo con ordine ed in modo analitico.
Infatti la piattaforma unica non permette ad oggi di accedere all’E-portfolio se non per la parte più ovvia, e già contenuta nel Curriculum dello studente, ovvero la descrizione del percorso di studi.
La foto 1. (screenshot effettuato la mattina del 13 marzo 2024) evidenzia infatti che nell’area E-Portfolio
foto 1
Il fatto che l’E-Portfolio non sia raggiungibile / compilabile sminuisce di certo il lavoro del tutor ma soprattutto rende nulla la possibilità da parte dello studente di compiere azioni di autovalutazione e di sintesi (Capolavoro) che costituiscono l’innegabile e significativa novità dell’orientamento formativo che si fonda sulla personalizzazione e sulla centralità dello studente stesso nel percorso.
Per quanto riguarda invece il consiglio di orientamento, rivolto agli studenti della scuola secondaria di I grado, si dice (non prima di aver spiegato in che cosa consista tale consiglio) che sarà disponibile…. dal prossimo anno scolastico (foto 2). La cosa è, anche in questo caso, ironica, visto che i docenti della scuola secondaria di I grado hanno certamente fornito ai genitori dei loro alunni il consiglio orientativo. Ma non hanno potuto caricarlo sulla piattaforma. Perché? Perché la piattaforma non funziona, non è aperta, non vi si può accedere.
Foto 2
A questo punto possiamo chiederci se, in vista del prossimo anno scolastico, sono state avviate procedure e azioni capaci di mettere a sistema le linee guida per l’orientamento.
Anche il questo caso il panorama è desolante. Vediamolo ponendoci due domande.
RISPOSTA: NO. Non vi è al riguardo alcun cenno. E tenendo conto che l’anno scorso si è partiti in aprile (per essere pronti a fine ottobre) tutto lascia pensare che, anche accelerando da oggi, all’avvio del nuovo anno scolastico le scuole non saranno pronte.
RISPOSTA: NO.
E senza fondi…. tutto s’azzoppa. In realtà, stando a quanto scriveva il ministro nelle Linee Guida (LG 12), i fondi ci dovrebbero essere. Ma al momento non si vedono. E, per chiarire, si tratta, spannometricamente, di circa 450 milioni di euro all’anno. Infatti, considerato che per il triennio delle superiori il costo è stato di 150 milioni, per il triennio delle scuole secondarie di I grado il costo dovrebbe essere leggermente più alto (ci sono infatti più alunni nel triennio delle “medie” che nel triennio finale delle superiori) mentre il costo per il biennio delle superiori dovrebbe essere – sempre a spanne – leggermente superiore ai 100 milioni di euro. Insomma tra 450 e 500 milioni di euro annui. Di cui al momento non c’è traccia. E senza soldi, niente tutor. E senza tutor niente E-Portfolio (sempre che la piattaforma decidesse di “accendersi”) e niente personalizzazione del processo di costruzione del proprio progetto di vita.
Siamo arrivati in fondo a questa lunga disamina. Che giudizio complessivo dare? Un docente, griglia di valutazione alla mano, darebbe un “gravemente insufficiente”, oppure, in voti, tra il 2 o il 3 (su dieci).
In sostanza a un anno e quattro mesi dalla pubblicazione delle Linee Guida sull’orientamento i passi fatti per la realizzazione delle azioni che esse prevedevano sono davvero pochi.
E questo anno scolastico è sostanzialmente andato perso persino per gli studenti del triennio delle superiori, visto che tutto quello che è stato promesso a livello di piattaforma ed E-Portfolio è sostanzialmente indisponibile. Così i poveri tutor degli studenti del triennio sono costretti a barcamenarsi tra un foglio Excel e l’altro per tenere conto delle attività svolte, senza entrare più di tanto nel merito della questione, mentre gli studenti rimanderanno all’anno prossimo la creazione del Capolavoro.
Alla lotta alla dispersione scolastica si penserà un’altra volta. Ed è una “dimenticanza” non da poco: se si guardano le linee guida del progetto Pnrr-Scuola-Orientamento, quello di abbattere l’attuale 13,5% di dispersione nazionale era e rimane uno degli obiettivi principali, con i docenti tutor sulla “carta” impegnati anche su questo fronte (oltre che quello del mero orientamento in uscita). Invece, di supporto agli studenti “difficili” e a rischio abbandono scolastico ci risulta che ve ne sia stato davvero poco.
Quello che alla fine risulta evidente è che – almeno rispetto alla realizzazione delle linee guida per l’orientamento scolastico – ad oggi, guardando agli obiettivi del primo anno di attuazione del macro-progetto Pnrr, l’unico che potremmo definire “disperso” sembrerebbe il ministero dell’Istruzione e del Merito. A meno che negli ultimi due mesi di lezione non ci sorprenda in positivo e sovverta tutto. Ce lo auguriamo.
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