Con D.M. 231 del 15 novembre 2024 il MIM ha stanziato 267 milioni di euro, per l’anno scolastico 2024/25, per le figure del docente tutor e del docente orientatore nelle Scuole secondarie di II grado.
In linea con il precedente anno scolastico, per l’individuazione dei docenti cui conferire l’incarico di tutor e di orientatore, il Collegio dei docenti dovrà deliberare in merito ai criteri di precedenza tenendo conto, preferibilmente, dei seguenti requisiti:
a) aver svolto le funzioni di tutor o orientatore nell’a.s. 2023/2024 nella medesima istituzione scolastica e, in subordine, in altra istituzione scolastica;
b) aver svolto compiti rientranti tra quelli attribuiti al tutor scolastico e all’orientatore (funzione strumentale ovvero referente per l’orientamento, per il contrasto alla dispersione scolastica, nell’ambito del PCTO, per l’inclusione e attività similari e connesse a tali tematiche);
c) anzianità di servizio;
d) disponibilità ad assumere la funzione di tutor e di orientatore per almeno un triennio scolastico.
Requisito imprescindibile è l’aver svolto il percorso di formazione propedeutico allo svolgimento della funzione di tutor e di orientatore, secondo quanto previsto dall’articolo 5 del DM n. 63/2023.
Cosa deve fare la scuola dopo la nomina
Una volta effettuato l’atto di nomina dei docenti tutor e orientatori della propria Istituzione scolastica, la segreteria procede tramite apposite funzioni su SIDI-Gestione alunni, nelle “Funzioni per Unica” all’abilitazione dei docenti tutor ad Unica, associando a ciascuno di essi i propri studenti mediante la funzionalità “Associazione docente tutor”; inoltre abilita il docente orientatore utilizzando la specifica funzione “Abilitazione Orientatore”.
Chi decide i compensi?
All’orientatore dovrà essere riconosciuto un compenso pari a 1.500 euro lordo Stato.
Per quanto riguarda il tutor, in sede di contrattazione integrativa ciascuna istituzione scolastica dovrà definire i criteri per la determinazione dei compensi, fermo restando la necessità di riconoscere un compenso compreso tra un valore minimo pari a 1.589,68 euro lordo Stato e un valore massimo pari a 2.725,16 euro lordo Stato.
Sempre per i docenti tutor, in aggiunta a quanto garantito mediante le risorse stanziate dalla Legge di Bilancio, è previsto un ulteriore compenso, a valere sulle risorse POC “Per la scuola” 2014-2020 e calcolato sulla base delle ore aggiuntive effettivamente svolte per i moduli formativi di orientamento, anche a sostegno di studenti con particolari fragilità o con particolari necessità e interessi, che richiedono un maggiore e più puntuale supporto.
A tal fine, le istituzioni scolastiche dovranno attivare specifici percorsi e moduli formativi di orientamento di 30 ore, facendone richiesta mediante avviso pubblico che sarà emanato dall’Unità di Missione per il PNRR. In proposito, saranno semplificate le procedure di adesione e le scuole troveranno sulla piattaforma una bozza di progetto didattico già redatto secondo le Linee Guida per l’orientamento (DM n. 328/2022) che potranno presentare direttamente oppure modificare e personalizzare.