Il 17 marzo scorso, in un lungo articolo di analisi e approfondimento scritto per La Tecnica della Scuola, ho tentato di fare il punto sulla applicazione delle linee guida per l‘Orientamento pubblicate il 22 dicembre 2022.
Le novità
Come è noto le grandi novità previste dalle linee guida sono riassumibili nei seguenti elementi
- una nuova concezione di orientamento presentato come percorso che favorisce la definizione da parte di ogni studente e studentessa del “proprio personale progetto di vita culturale e professionale” (punto 8.3 delle Linee Guida – LG). In questo contesto l’orientamento è visto come strumento basilare nella lotta alla dispersione scolastica;
- creazione di due nuove figure: il tutor degli studenti (LG punto 8.3) e il docente che cura i dati da pubblicare sul sito della scuola, poi definito orientatore (LG punto 10.2);
- creazione dell’e-portfolio orientativo personale delle competenze (LG punto 8), comprendente la parte di autovalutazione dello studente e il cosiddetto “Capolavoro”;
- attivazione – a partire dall’anno scolastico 2023/24 – dei moduli di orientamento di 30 ore annuali obbligatori per tutte le scuole secondarie di I e II grado (LG punto 7);
- definizione di nuovi modelli di certificazione delle competenze (LG punto 6);
- formazione dei docenti, obbligatoria per tutor e per docenti orientatori (LG punto 11);
- piattaforma digitale unica per l’orientamento (LG punto 10);
- precisa e dettagliata descrizione delle risorse disponibili (LG punto 12) presenti e future derivanti sia dal PNRR che dal nuovo Programma Nazionale “Scuola e competenze” 2021/2027 e dal programma Erasmus+.
Ebbene, rispetto ai punti sono delineati che cosa è stato fatto e cosa no? A che punto siamo ora che siamo giunti all’inizio dell’anno scolastico 2024/25? Vediamo nel dettaglio.
- i nuovi modelli di certificazione delle competenze (LG punto 6) sono stati definiti e pubblicati (DM 14 del 30 gennaio 2024)
- la piattaforma Unica è andata via via popolandosi e ad oggi è possibile avviare la compilazione dell’e-portfolio, in particolare l’autovalutazione dello studente e il caricamento del Capolavoro, due aspetti cruciali nell’ottica dell’orientamento formativo (link). Tuttavia va ricordato che nella sostanza l’e-portfolio è concretamente attivabile solo per gli studenti delle ultime tre classi di secondaria superiore perché è solo per questi studenti che sono stati formati i docenti tutor.
- i moduli di orientamento di 30 ore sono stati attivati già dall’anno scorso e in sostanza tutte le scuole secondarie (di I e II grado) stanno lavorando alla loro realizzazione.
Cosa manca a inizio 2024/25?
A questo punto, analizziamo ciò che ancora non è stato attivato o di cui non c’è notizia a inizio anno scolastico 2024/25.
Il panorama è preoccupante. Vediamolo ponendoci due domande.
- sono state avviate le procedure per l’identificazione, la formazione e la nomina da settembre 2024 dei docenti tutor per il primo biennio di scuola secondaria superiore e per la scuola secondaria di I grado?
RISPOSTA: NO. Non è stato attivato alcun percorso teso prima a identificare e poi a formare i docenti tutor degli studenti dei primi 5 anni di scuola secondaria. Il che significa che probabilmente anche per questo anno non ci saranno tutor per questi studenti. E quindi neppure l’eportfolio (eccetto casi di autonoma attivazione da parte di studenti e docenti)
- Si ha notizia delle le risorse necessarie per pagare nei prossimi anni i nuovi docenti tutor per le scuole secondarie di I grado e per il biennio delle superiori? (oltre che per il triennio, ovviamente).
RISPOSTA: NO. Non solo non si hanno notizie sui fondi necessari per gli eventuali tutor delle scuole secondaria di I grado e per il primo biennio della scuola secondaria di II grado ma non si hanno notizie -ad oggi – neppure dei fondi per i tutor degli ultimi tre anni di secondaria superiore. Cioè per coloro che nel 2023/24 sono stati incaricati e pagati.
E così le parole scritte il 17 marzo 2024 continuano ad essere attuali. Le riportiamo direttamente:
..senza fondi…. tutto s’azzoppa. In realtà, stando a quanto scriveva il ministro nelle Linee Guida (LG 12), i fondi ci dovrebbero essere. Ma al momento non si vedono. E, per chiarire, si tratta, spannometricamente, di circa 450 milioni di euro all’anno. Infatti, considerato che per il triennio delle superiori il costo è stato di 150 milioni, per il triennio delle scuole secondarie di I grado il costo dovrebbe essere leggermente più alto (ci sono infatti più alunni nel triennio delle “medie” che nel triennio finale delle superiori) mentre il costo per il biennio delle superiori dovrebbe essere – sempre a spanne – leggermente superiore ai 100 milioni di euro. Insomma tra 450 e 500 milioni di euro annui. Di cui al momento non c’è traccia. E senza soldi, niente tutor. E senza tutor niente E-Portfolio e niente personalizzazione del processo di costruzione del proprio progetto di vita.
Solo che, rispetto all’anno scorso, qui si rischia di bloccare anche quanto fatto per il triennio con la nomina dei tutor. Una sorta di azzeramento delle azioni più rilevanti previste dalle linee guida del 22 dicembre 2022.