Già in occasione di precedenti provvedimenti relativi all’attuazione della legge n. 53/2003 il Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione aveva espresso pareri critici su alcuni aspetti della riforma in atto.
Ora il Cnpi è intervenuto sullo schema di decreto relativo al secondo ciclo di istruzione, approvato il 27 maggio dal Consiglio dei Ministri, con un documento (riportato in “Ulteriori approfondimenti”) in cui evidenzia problemi e limiti del provvedimento.
In prospettiva di una formale espressione di parere su aspetti fondamentali, come le indicazioni nazionali e i percorsi disciplinari, nelle considerazioni finali del documento si precisa che le riflessioni rivestono un carattere interlocutorio, tenuto conto delle “numerose tappe da compiere prima che lo schema di decreto in esame sia definitivamente approvato e la riforma della scuola secondaria di secondo grado pienamente attuata. Nessuna conclusione dunque, ma solo il richiamo all’esigenza di assicurare e garantire l’unitarietà del sistema educativo sulla base di un convinto e diffuso consenso dei soggetti dell’educazione e di una organica e sistemica strutturazione dei percorsi di studio”.
Per il suo rilievo, certamente l’intervento del Cnpi dovrà essere tenuto in considerazione nei lavori delle competenti Commissioni parlamentari e nel confronto con le Regioni.
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