Le istituzioni scolastiche a cui inviare i modelli di domanda e/o il modello B di scelta delle istituzioni scolastiche possono essere:
– circoli didattici (terzo e quarto carattere uguali a EE);
– istituti comprensivi (terzo e quarto carattere uguali a IC);
– istituti d’istruzione secondaria di primo grado (terzo e quarto carattere uguali a MM);
– istituti d’istruzione secondaria superiore (terzo e quarto carattere uguali a IS);
– istituzioni educative (terzo e quarto carattere uguali a VC per i convitti e VE per gli educandati);
– istituti d’istruzione secondaria di secondo grado (terzo e quarto carattere diversi dai precedenti).
Non possono essere espresse succursali, sedi coordinate, sezioni associate. I codici esprimibili sono rappresentati dalle sedi principali (ottavo e nono carattere uguali a ‘00’).
Tutte le sedi esprimibili sono, comunque, fornite in risposta dall’applicazione “sedi esprimibili”. I codici non presenti non possono essere espressi.
L’applicazione per la scelta delle sedi consente anche di visualizzare il dettaglio degli istituti superiori, al solo fine di conoscere la natura di ciascuna scuola componente l’istituto principale. Si precisa, pertanto, che le suddette scuole di dettaglio rimangono, comunque, non esprimibili in quanto non sono sede di segreteria.
L’aspirante può richiedere un massimo di 20 istituzioni scolastiche, appartenenti alla medesima provincia, con il limite, per quanto riguarda la scuola dell’infanzia e primaria, di 10 istituzioni di cui, al massimo, 2 circoli didattici.
Nell’ambito del numero delle scuole prescelte per l’inclusione nelle graduatorie di scuola dell’infanzia e primaria, gli aspiranti possono richiedere, secondo le apposite modalità previste nel modello B, un massimo di 7 istituzioni scolastiche, col limite di 2 circoli didattici, in cui essere chiamati con priorità, con le particolari e celeri modalità d’interpello nei casi di supplenze brevi sino a 10 giorni.
Secondo quanto previsto dall’art. 5, comma 1, del presente D.M., l’aspirante può derogare al limite dei 2 circoli didattici richiamati nei due commi precedenti nei casi in cui la provincia interessata figuri fra quelle che hanno disposto in tal senso, consultando, a tal fine, l’apposito elenco (vedi box a pag. 23).
Occorre, inoltre, precisare quanto segue:
• per la scuola dell’infanzia devono essere indicati circoli didattici e istituti comprensivi;
• per la scuola primaria devono essere indicati circoli didattici e istituti comprensivi;
• per la scuola secondaria di primo grado devono essere indicati istituti d’istruzione secondaria di primo grado e istituti comprensivi, sempre utilizzando i codici previsti per la figura del dirigente scolastico. Non si possono, pertanto, indicare le sezioni associate;
• per la scuola secondaria di secondo grado devono essere indicati istituti d’istruzione secondaria di secondo grado e istituti d’istruzione superiore, anche in questo caso utilizzando i codici previsti per la figura del dirigente scolastico. Pertanto, anche in questo caso, non si possono indicare le sezioni associate;
• per il personale educativo devono essere indicate le istituzioni educative (convitti ed educandati);
• per le scuole carcerarie occorre indicare la sede amministrativa del centro territoriale e non il centro territoriale.
Si sottolinea che i codici delle istituzioni scolastiche suddette sono esprimibili ai fini delle supplenze anche nel caso in cui compaia, nei bollettini ufficiali delle scuole statali, la dicitura “non esprimibile dal personale docente” o “esprimibile dal personale Ata e dal personale dirigente scolastico”.
Si precisa, infine, che gli istituti omnicomprensivi (elencati in allegato alla nota di introduzione ai Bollettini medesimi), sono costituiti di due codici meccanografici: uno relativo ad insegnamenti di scuola dell’infanzia e/o primaria e/o secondaria di primo grado e l’altro relativo ad insegnamenti di scuola secondaria di secondo grado. Ai fini delle supplenze, se si desiderano insegnamenti presenti su entrambi gli istituti, devono essere indicati entrambi e non solo quello “sede di dirigente scolastico”.
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