Non si raddoppieranno gli anni con disabilità e perde consensi pure la cosiddetta ‘medicalizzazione’ dell’insegnante specializzato nella didattica agli alunni disabili.
La doppia novità, che avrebbe danneggiato gli alunni, non è più prevista nella delega da approvare entro i prossimi 12-18 mesi, hanno assicurato gli esperti di settore, incaricati dal Governo, ai tanti dirigenti e alle parti sociali che stanno collaborando al nuovo testo di riforma. Via libera alla formazione di base per tutto il personale scolastico, con 10mila docenti che faranno da tutor.
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Per migliorare il servizio a favore dei ragazzi disabili si dovrebbero assumere, come suggeriscono i sindacati, gli oltre 12mila docenti specializzati con i corsi Tfa sostegno e di scienze della formazione primaria, relegati a fare le supplenze sulle graduatorie d’Istituto. Il rispetto del rapporto 1 docente ogni 2 studenti e anche il diritto alla deroga ribadito dalla sentenza della Consulta n. 80/2010 sono diritti inalienabili.
Anief dice pure: i veri nodi da sciogliere sono quelli dell’approvazione di norme che permettano una migliore gestione e organizzazione lavorativa, centrata sul discente, e la reale l’applicazione delle tante buone leggi già esistenti che sono sistematicamente violate o private della copertura economica. Tutte contraddizioni che noi docenti di sostegno viviamo ogni giorno sulla nostra pelle e su quella degli alunni che seguiamo.