“Come tutti ricorderanno, l’on. Aprea, forzaitaliota della prima ora, nel 2008 presentò alla Camera un disegno di legge che, partendo dalla trasformazione delle scuole pubbliche in fondazioni a capitale misto, mirava ad una sostanziale privatizzazione dell’intero sistema di istruzione pubblico e alla riduzione del personale della scuola in un esercito di mercenari, in continua competizione tra di loro, costretti a sacrificare la loro professionalità sull’altare del libero mercato”.
L’Italia dei valori è dura contro la proposta Aprea e ricorda che contro si schierò il movimento studentesco dell’Onda.
Nonostante la caduta del governo che aveva eletto Aprea, continua il comunicato Idv, ecco risorgere una nuova edizione di quel disegno ma depurato dal reclutamento e la carriera dei docenti.
La legge 953, continua l’IdV, in discussione alla VII Commissione della Camera, “continua ad essere una provvedimento pericoloso e deleterio per le nostre istituzioni scolastiche perché prevede l’autonomia statutaria delle scuole, il forte ridimensionamento degli organi collegiali, la presenza di partner privati, anche finanziatori, nel ‘Consiglio dell’autonomia’ e nell’organo interno di autovalutazione. Non a caso, è una legge destinata esclusivamente alle scuole statali, che, quando aziendalizzate e privatizzate, verranno totalmente assimilate alle scuole private”.
E’ “un Ddl che sancisce giuridicamente la totale deregulation dell’istituzione scolastica statale, definitivamente trasformata in servizio per un’utenza da soddisfare attraverso una microgestione clientelare e locale” e quindi inaccettabile, nel metodo e nel merito.
“E’ inaccettabile che una legge di riforma degli organi collegiali, cioè della massima espressione della partecipazione e della democrazia scolastica, venga elaborata in camera caritatis, senza il dialogo non solo con gli interlocutori e i protagonisti del mondo della scuola ma con i cittadini tutti, unici e veri "portatori d’interesse".
E’ inaccettabile che una legge di riforma degli organi collegiali venga discussa e approvata in commissione e non in aula, al pari delle leggi ‘prive di particolare rilevanza generale’.
E’ inaccettabile che una legge di riforma degli organi collegiali abolisca definitivamente l’unitarietà del sistema scolastico italiano sancita dalla nostra Costituzione.
Per questi motivi l’Idv invita a partecipare ad un sit in di protesta in piazza Montecitorio Mercoledì 11 luglio alle ore 15:30.
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