E’ tutto pronto a Vicchio per l’evento dell’anno nel piccolo Comune del Mugello, in provincia di Firenze.
Il 27 maggio prossimo si celebreranno i 100 anni dalla nascita di Lorenzo Milani, una delle più importanti figure di educatore del Novecento.
Il nome di Don Lorenzo Milani è indissolubilmente legato a quello di Vicchio perché proprio qui, dalla fine degli anni 50 e fino alla sua morte nel 1967, egli svolse il suo incarico di parroco nella piccola frazione di Barbiana.
E proprio a Barbiana si sviluppò la straordinaria esperienza di una scuola innovativa non solo sotto il profilo didattico ma soprattutto sotto l’aspetto umano e politico.
Esperienza che, come è noto, è ben descritta e documentata nel libro “Lettera ad una professoressa” scritto dagli stessi alunni del Priore.
A Vicchio, da anni, si svolge la “Marcia di Barbiana”, una camminata che porta appunto alla piccola borgata dove don Milani aveva insegnato per un decennio.
Ma quest’anno l’evento avrà un “sapore” particolare proprio perché si intreccia con il ricordo dei 100 anni dalla nascita del Priore.
“Se voi avete il diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri io non ho Patria e reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati e oppressi da un lato, privilegiati e oppressori dall’altro. Gli uni sono la mia Patria, gli altri i miei stranieri”. Queste parole di don Lorenzo Milani tratte da “Lettera ai cappellani militari” saranno usate per caratterizzare l’edizione 2023 della Marcia.
“Era un maestro don Lorenzo Milani, un vero maestro – dice il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, come riporta il quotidiano La Nazione – e i veri maestri non smettono mai di insegnare. C’è sete di giustizia, di conoscenza, di dignità in questo complesso mondo di oggi e le parole, i pensieri e le azioni del parroco di Barbiana rappresentano un patrimonio vivo, di inestimabile forza e valore per le donne e gli uomini di buona volontà. Ricordare i cento anni dalla nascita di don Lorenzo sono certo che non sarà solo una doverosa celebrazione, ma soprattutto una nuova assunzione di impegno”.
“L’esperienza educativa e scolastica di Barbiana – dichiara sempre alla Nazione il sindaco di Vicchio Filippo Carlà Campa – segnò i tempi, cambiò la società. Uguaglianza delle opportunità, lotta alle ingiustizie e a ogni forma di esclusione, diffusione della conoscenza e della cultura, l’impegno civile individuale dell’’I care’… Barbiana, don Milani sono ancora oggi tutto questo. Un’eredità che possiamo onorare degnamente solo mettendola in pratica ogni giorno”.
E, a sottolineare l’importanza della ricorrenza, sabato 27, a Vicchio, ci sarà anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella
Il 26 maggio alle ore 16.30 la nostra testata proporrà una diretta con esperti che ben conoscono il lavoro e l’opera del “Priore di Barbiana”; sarà presente anche un suo ex alunno.
Nella intervista che vi proponiamo ora, parliamo con Pamela Giorgi, prima ricercatrice dell’Indire, che da alcuni mesi sta coordinando un gruppo di lavoro che cura un apposito “spazio Don Milani” nel sito dell’Istituto.