“Brava la preside, ne apprezzo l’indignazione e il coraggio”.
L’assessore all’istruzione della Regione Veneto, Elena Donazzan, si schiera a sostegno della preside dell’istituto tecnico industriale ‘F. Severi’ di Padova, che si è fatta interprete dei sentimenti degli allievi e delle famiglie scrivendo una lettera – pubblicata dal Corriere della Sera – al docente messosi in congedo sin dal primo giorno di scuola e rientrato alla vigilia delle vacanze di Natale per un solo giorno. Il docente ha ripresentato, infatti, domanda di congedo a partire dal 9 gennaio. E con il suo rientro, il 23 dicembre, ha così interrotto la supplenza, svolta da una insegnate motivata, preparata e apprezzata dagli studenti, costringendo l’istituto a rimettersi alla ricerca di un nuovo sostituto, scorrendo le graduatorie.
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“Giustamente – commenta l’assessore reginale – la preside dell’istituto padovano chiede al docente per quale motivo sia tornato, cosa sia venuto a fare per un solo giorno in classe. Con la sua lettera, pacata ma incalzante, ha sollevato un problema che ben conosciamo, presente in quasi tutte le scuole, ma che purtroppo si verifica nella piena legalità, in quanto trova legittimazione in un sistema codificato che antepone i diritti dei docenti a quelli degli studenti. Un sistema che tutela il diritto degli insegnanti di ruolo a conservare il posto, ma che non ha mai messo al centro la continuità didattica e la tutela del diritto-dovere degli studenti di avere il meglio dall’istituzione scolastica” .
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