Sono state forti le parole della parlamentare di Fratelli d’Italia, Lavinia Mennuni, in merito alla maternità, pronunciando una frase che ha indignato l’opinione pubblica: “dobbiamo aiutare le istituzioni, il Vaticano, le associazioni a far sì che la maternità torni a diventare di nuovo cool”.
A intervenire sull’argomento sono stati diversi personaggi del mondo culturale e politico, sottolineando come è assurdo ridurre la donna al solo ruolo di “missione”.
Tra i politici a intervenire, anche l’ex ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, che con un suo post su Facebook porta la sua esperienza di donna e madre a 41 anni: “Ho un figlio e non ho mai pensato che dovesse essere la mia missione. A 18-20 anni non avrei mai avuto la maturità necessaria, il lavoro, la libertà economica che rende veramente libera una donna, la consapevolezza, la voglia di educare qualcuno. A 20 anni non lo volevo un figlio e non mi sono mai sentita in colpa per questo. Anzi, non mettere al mondo figli, quando non ci si sente pronti per averne, è un gesto di grande responsabilità. Io, e parlo solo ed esclusivamente per me, a 20 anni sarei stata una madre fallimentare. Oggi, invece, sono una madre super felice. Ribadisco parlo di me e non giudico assolutamente chi compie altre scelte. A 20 anni studiavo e facevo qualche lavoretto. Prima volevo realizzarmi, conoscere altre culture, viaggiare, essere serena con me stessa, altrimenti io non avrei potuto dare niente ad una creatura che ha bisogno di tutto. Serve maturità e stabilità emotiva in primis, serve un lavoro perché non si vive d’aria, servono asili nido. Leonardo oggi è il mio più grande amore. Oggi che ho 41 anni e posso guardarmi indietro senza troppi rimpianti. Perché non si chiede ad un uomo di essere padre a 20 anni e di farne una missione di vita? O siamo ancora fermi all’angelo del focolare?”
“Non dobbiamo dimenticare – ha detto Mennuni – che esiste la necessità, la missione (la vogliamo chiamare così perché io penso sia una cosa bella?), di mettere al mondo dei bambini, che saranno i futuri cittadini e italiani. E qui c’è l’approccio culturale: ora userò un termine terribile, diventerà trash: dobbiamo aiutare le istituzioni, il Vaticano, le associazioni” a far sì “che la maternità torni a diventare di nuovo cool. Dobbiamo far sì che le ragazze di 18 anni di 20 anni, vogliano sposarsi e vogliano mettere su una famiglia”.
Immediate le reazioni: Per Raffaella Paita senatrice di Italia Viva: “Ecco la vera concezione che FdI ha delle donne nella società: non protagoniste del loro destino ma ridotte a una pura funzione biologica”. A parere di Svetlana Celli del Pd si tratta invece di “frasi frutto di una cultura arcaica e retrograda”. Chiara Appendino, del Movimento 5Stelle, invece ha replicato: “Perché Fratelli d’Italia ha questa nostalgia del Medioevo? Che ne dice la senatrice Mennuni di dare alle nostre figlie aspirazioni che vanno oltre il manuale degli stereotipi? Tramandiamo loro la libertà di sognare e i mezzi per realizzarsi come preferiscono – suggerisce – non il buio della ragione”. E Cecilia D’Elia, senatrice del Partito democratico, sui social scrive: “Non c’è libertà e rispetto per le donne nell’idea che la maternità sia il loro destino. Solo trita ideologia, a cui non si accompagna nessuna politica che sostenga i progetti di vita delle ragazze e le possibili scelte di maternità”.
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