Donne vittime di uomini, istruzioni per uscire dal tunnel nel libro verità ‘La violenza in un click’

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“Più siamo connessi, più siamo soli”: a dirlo, nella Sala Matteotti della Camera, è stata la psicologa e docente universitaria Carmela Mento aprendo il convegno sulla presentazione del libro ‘La violenza in un click’, scritto assieme a Francesco Pira, sociologo e associato all’Università di Messina

L’accademica ha sottolineato come sempre più spesso “in un click si consumano le tragedie perché in quel contesto siamo purtroppo soli e non vi sono relazioni. La corteccia frontale del cervello, che permette di gestire le situazioni, quando si sta sul digitale interattivo sembra venire meno”.

Le donne, in particolare, sono diventate uno dei bersagli più frequenti da colpire: dall’inizio dell’anno, oltre 100 sono stati i femminicidi. Il web, in certi casi, è stato lo strumento per arrivare alla realizzazione del crimine. La psicologa, quindi, ha spiegato cosa dovrebbe fare una donna per uscire dal tunnel di sottomissione psicologica a cui è sottoposta.

Durante la presentazione del libro, il sociologo Francesco Pira ha ripercorso le terribili vicende che hanno caratterizzato le cronache degli ultimi giorni. “Un ragazzo di 13 anni – ha detto – si è suicidato e una ragazza ad un passo dalla laurea è stata massacrata dall’ex fidanzato che la sera sembra dormisse con un orsacchiotto. Purtroppo una legge può reprimere, ma per l’ascolto, la convivenza, la prevenzione serve altro. I genitori non sembrano più sapere dire ‘no’, eppure noi adulti siamo cresciuti a suon di negazioni. Con i ragazzi diventati sempre più fragili”

Secondo il vice-ministro alla Giustizia Francesco Paolo Sisto “è ora di riprenderci il valore della vita. Se si subisce una delusione, non si deve mai arrivare ad uccidere. La vita ha un valore altissimo. Stiamo sottovalutando questa premessa. Perché dopo la morte di una persona, la sanzione è sempre tardiva”

La sottosegretaria ai rapporti col Parlamento Matilde Siracusano ha detto che ad essere aiutati devono essere anche i genitori dei ragazzi in difficoltà, perché se sensibilizzati possono a loro volta dare supporto ai giovani con problemi più o meno latenti perché intraprendano percorsi di psicoterapia. A questo proposito, Forza Italia ha presentato una specifica proposta di legge.

L’onorevole Annarita Patriarca ha infine ricordato come i nostri giovani vivano le loro giornate in molto più veloce e intenso rispetto al passato: anche il linguaggio diventa veloce, sino a diventare violento e a creare i presupposti per una trasformazione psicologica complessiva sempre più involuta.