Il Fatto non la perdona a nessuno, e a ragione: se c’è un ripulisti, vale per tutti: “Lupi si dimette, ma subito si scopre il favore fatto al suo viceministro dalla nuova cricca: l’assunzione di un suo uomo da parte del supermanager Burchi. Poi resta la truppa dei tanti indagati ancora in sella: Barracciu, Castiglione, Del Basso, De Filippo, De Luca, Soru…” e….Stefania Giannini, ministra dell’Istruzione.
Lei infatti è stata citata a giudizio dalla Corte dei conti per un danno erariale stimato in 420 mila euro, relativo ai tempi in cui ricopriva la carica di rettore dell’Università per stranieri di Perugia.
La Corte dei conti ha citato in giudizio nelle settimane scorse anche la ministra dell’Istruzione, Stefania Giannini: la contestazione è quella di un danno erariale per 420 mila euro ai tempi in cui era rettore dell’Università per stranieri di Perugia che, da mesi, è ormai ridotta sul lastrico proprio per la gestione non sempre oculata.
Ma ci sarebbe anche Davide Faraone, sottosegretario all’Istruzione.
Considerato uno dei più influenti del cerchio magico di Renzi, anche lui è indagato per peculato nell’inchiesta sulle spese pazze ai tempi in cui era consigliere regionale in Sicilia per oltre 3 mila euro. Faraone è anche il responsabile del Welfare del partito.
La lista che Il Fatto pubblica è lunga: chissà come finirà?