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Dopo l’ordinanza del Tar, mobilità docenti a rischio

Organici della scuola nel caos per l’ordinanza n. 1023 emessa il 25 giugno dal Tar del Lazio con cui è stata accolto la richiesta del “Comitato nazionale per scuola della Repubblica” e del “Comitato bolognese scuola e costituzione”.
Il ricorso riguarda le circolari sugli organici che, secondo i legali di parte, sarebbero illegittime in quanto emanate prima che i Regolamenti sulla riforma della secondaria di secondo grado entrassero in vigore.
Per il momento il Tar del Lazio non è ancora entrato nel merito del ricorso ma ha disposto la sospensione dei provvedimenti impugnati ordinando al Ministro di depositare nel termine di quindici giorni una ” documentata relazione che riferendo sui fatti di causa, controdeduca puntualmente sui motivi dedotti con il ricorso” (si tratta in realtà della consueta formula che la giustizia amministrativa utilizza quando risulti necessario acquisire ulteriori elementi per assumere una decisione).
Di per sé l’ordinanza del Tar non significa quindi che le tesi dei ricorrenti siano state ritenute fondate: ogni decisione, infatti, è rinviata alla prossima seduta del 19 luglio. 

Lo stesso Ministero getta acqua sul fuoco ed evidenzia che “l’ordinanza è solo temporanea, Il Miur fornirà al più presto ogni opportuno chiarimento e depositerà la documentazione necessaria al fine di dimostrare che il ricorso, enfatizzato da parte di alcuni sindacati e associazioni, è destituito di qualsiasi fondamento”. 
Per intanto, però, la sospensione dei provvedimenti ministeriali in materia di organici potrebbe avere qualche conseguenza.
Secondo i Comitati che hanno promosso il ricorso “la sospensione comporta che fino a quella data (il 19 luglio, ndr) tutte le operazioni sull’organico e i relativi trasferimenti del personale perdente posto e quelle sulle iscrizioni sono congelate”.
Se così fosse, il ricorso avrebbe conseguenze pesanti soprattutto per gli stessi insegnanti che hanno chiesto di accedere alle operazioni di mobilità.
Fino a questo momento sono stati pubblicati solamente i movimenti dei docenti di scuola primaria e scuola dell’infanzia, mentre quelli per la secondaria di primo grado sono attesi per il 2 luglio; il 19 luglio dovrebbe essere la volta dei movimenti della secondaria di secondo grado; ma a questo punto il condizionale è d’obbligo ed è molto probabile che questi termini slittino di parecchi giorni.
E’ anche possibile, peraltro, che nel maxiemendamento al decreto sulla manovra finanziaria che il Governo sta predisponendo venga inserita qualche norma per escludere il rischio che l’anno scolastico 2010/2011 prenda avvio nella confusione più totale. 

Per visionare l’ordinanza del Tar consulta il box “Approfondimenti” di questa pagina.

Reginaldo Palermo

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