E così rispuntano aule colorate, bagni rivitalizzati, lavagne lustrate e corridoi fiammeggianti. Addirittura all’Istituto di via dei Papareschi in zona Marconi, i ragazzi hanno sistemato il giardino della scuola e ridipinto ben 5 aule. Stessa operazione anche al liceo classico Virgilio dove gli studenti si sono dati da fare per pitturare le aule. “In tutto sono dieci le classi che abbiamo sistemato con vernice e pennelli”, dicono gli ex occupanti. “Ce n’era davvero bisogno ma in questo momento sarebbe stato ridicolo chiedere soldi al ministero. Conosciamo fin troppo bene la risposta”. Al Virgilio invece le lezioni dovrebbero riprendere venerdì prossimo, visto che mercoledì la scuola sarà liberata per poi venir ripulita il giorno dopo. In classe anche gli studenti del Giulio Cesare: l’occupazione è terminata ieri mattina quando dai ragazzi rimasti fuori è partita la richiesta di un’assemblea condivisa tra favorevoli e contrari. Ma se tante scuole tornano alla normalità, altre rilanciano la protesta come all’Itis Fermi di via Trionfale. Qui un gruppo di studenti è entrato alle 8 nell’edificio scolastico e poi ha chiuso l’ingresso con un lucchetto, dichiarando così lo stato di occupazione. Chissà cose ne pensa il presidente Mario Monti?
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