Nella giornata di giovedì 21 maggio migliaia di studenti in tutta Italia non si sono presentati alle lezioni online perché hanno aderito allo sciopero indetto dalla pagina Instagram @nomaturita2k20 che attualmente conta oltre 46mila followers.
I ragazzi, dopo aver elaborato opinioni e proposte riguardo l’esame di Stato, hanno più volte cercato invano il dialogo con la Ministra Azzolina. “Ci hanno risposto la Ministra Bonetti, i membri del Comitato di esperti istituito dal Ministero dell’Istruzione, alcuni senatori e deputati, ma di Lucia Azzolina nessuna traccia”.
Dopo l’iniziale delusione hanno deciso di reagire: “Per questo abbiamo deciso di scioperare. Il dialogo è un aspetto fondamentale della democrazia e non si può negare a nessuno, tantomeno a più di 45mila maturandi che attendono indicazioni chiare sul loro futuro”.
Accanto al grande successo, in termini di partecipazione, dello sciopero, ci sono state molte adesioni al flash mob a distanzaorganizzato sui social.
Gli studenti che hanno aderito allo sciopero hanno pubblicato sui loro profili una foto con l’hashtag #lascuolasiamonoi, lanciato dalla pagina @nomaturita2k20, scritto con un rossetto sgargiante.
“Questo slogan è un simbolo della nostra identità e della situazione che la scuola di oggi sta vivendo – spiegano gli amministratori – #lascuolasiamonoi 170mila precari che non hanno certezze
#lascuolasiamonoi 8milioni di studenti non ascoltati
#lascuolasiamonoi 17mila privatisti dimenticati
#lascuolasiamonoi 1,5 milioni di studenti non raggiunti dalla dad
#lascuolasiamonoi 1.7 milioni di studenti disabili penalizzati da questo periodo
#lascuolasiamonoi con i nostri insegnanti messi in difficoltà da questo Ministero e che riescono a guidare come vorrebbero i loro alunni
#lascuolasiamonoi non le parole della Ministra
#lascuolasiamonoi studenti/lavoratori o genitori che prima di ogni impegno scolastico hanno altri grandissimi problemi
#lascuolasiamonoi presidi che non hanno disposizioni chiare ma un’enorme responsabilità per la riapertura delle scuole
#lascuolasiamonoi docenti e ATA che rischiano conseguenze irreparabili se esposti al contagio #lascuolasiamonoi 515mila maturandiignorati”.
Gli studenti si sono coalizzati per chiedere ascolto. Non sono pochi gli insegnanti che li hanno appoggiati e alcuni hanno addirittura aderito.
“L’obiettivo era far capire alle istituzioni scolastiche che gli studenti non possono essere ignorati. Non è rispettoso, né responsabile. Speriamo che questo simbolo così forte e deciso sia servito”.
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