Come avvenne all’epoca per “petaloso”, recentemente un altro gruppo di studenti ha chiesto alla Crusca di registrare la parola “pulmanista”, con segnalazione arrivata da una classe di alunni di una V elementare di Bisignano, in provincia in Cosenza, che chiamano così l’autista del pulmino che li porta a scuola ogni mattina.
La Crusca
La redazione della Crusca ha risposto riconoscendo che la parola è ben formata e che potrebbe imporsi nell’uso.
Un’altra parola segnalata è legnameria, che sta ad indicare un’azienda che vende legna. La parola già adesso è usata in particolare nell’area romana – la stessa da cui proviene la parola falegname, che ha sostituito la voce fiorentina ‘legnai(u)olo’, ed è evidentemente ricalcata sul termine falegnameria.
Il “Termine” inglese
Un altro neologismo che vedremo sui prossimi dizionari è ghosting. Il termine inglese, che deriva da ghost (fantasma) indica chi, dopo aver intrattenuto una relazione con qualcuno, sparisce improvvisamente, senza spiegazioni; questa modalità molto scortese di troncare una relazione esisteva già da tempo, ma ora è in espansione, anche con riferimento alla comunicazione informatica, che spiega l’anglicismo.
I neologismi
I neologismi hanno da sempre caratterizzato la lingua italiana, frutto di una società sempre alla ricerca di nuovi modi di comunicare, come è accaduto al termine friendzonare, ovvero considerare un corteggiatore un semplice amico, accettato nel 2017.
Altre parole entrate nelle ultime edizioni dei vocabolari sono “influencer” riferita a chi riesce ad influenzare con la propria opinione su internet, e “bullizzare” tratta da bullo con suffisso –izzare.