Da oggi sono abilitata per la scuola secondaria, io e un “popolo” come molti scrivono in varie occasioni.
Ma senza la massa non si vincono le guerre!
E finalmente dopo tante battaglie, di tanti che come me hanno creduto che un giorno sarebbe stato possibile è davvero accaduto!
Un percorso non facile, non scontato ma costruito nel tempo.
Aver partecipato al corso abilitante non è stata una passeggiata.
È stata però sicuramente un’opportunità che, per chi come me ci ha sempre creduto, ha dato la possibilità di realizzare un sogno!
Solo la passione vera per l’insegnamento, il crederci davvero ha reso possibile vincere una sfida che sembrava davvero lontana.
Il percorso per ottenere i 30 CFU non è stato semplice e nemmeno facile.
L’università da me scelta ha erogato un servizio con molta serietà e richiedendo tantissimo a noi corsisti.
Ho impegnato per tre mesi tutti i miei fine settimana per una formazione on line che è stata impegnativa e nonostante sia stata telematica è stata anche laboratoriale perché ci ha richiesto tante prove pratiche e ci ha mostrato come si può fare formazione di qualità anche a distanza.
L’esame poi in presenza è stato davvero impegnativo con una commissione molto puntigliosa e professionalmente attenta alla legalità delle prove.
Personalmente mi sono dovuta reinventare perché come dice il filosofo Socrate “So di non sapere” ma alla mia età, 50 anni compiuti, ho realizzato che non si è fuori tempo ma che si è in continuo divenire e si può continuare a vivere pienamente la propria vita provando a realizzare quei sogni riposti nel cassetto.
Avere i 30 CFU, non significa solo essere abilitati in un altra classe di concorso, ma per me e per molti altri, che per anni abbiamo fatto parte del gruppo degli ingabbiati, significa avere l’opportunità di mettere in campo la nostra formazione, la nostra esperienza con una didattica innovativa nell’ambito scolastico desiderato.
Ho imparato nel corso della mia vita, che bisogna avere il coraggio di continuare a credere anche quando tutto sembrerebbe impossibile!
A tal proposito ricordo quando a 19 anni feci la mia prima grande esperienza di sofferenza: fui bocciata alla maturità.
Nonostante un buon curriculum, la commissione esterna, nel lontano 1992 mi ritenne immatura.
Perché questo?
Avevo per bene due volte parlato con una mia compagna di classe che disperata piangendo mi chiedeva aiuto per il compito di matematica.
Credereste in questo?
Si può bocciare per questo motivo?
Quando la valutazione non è autentica ma selettiva, quando non è formativa ma solo Sommativa, quando è punitiva e non autentica, si può bocciare, si può drasticamente e con leggerezza!
Dopo anni mi sono abilitata nella classe A018 lo stesso indirizzo di studio per cui fui bocciata e oggi paradossalmente sono potenzialmente professoressa di quello stesso istituto.
E allora?
Avere i 30 CFU oggi significa quindi anche avere gratitudine per chi ha contribuito non solo per me, ma anche per un popolo di insegnanti “ingabbiati” nel poter realizzare ciò che sembrava destinato a morire e invece è rifiorito.
Epifania Conte
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